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MONDIALE"Più educazione, salute e sicurezza: questa sarebbe la vera vittoria"

12.06.14 - 07:04
I brasiliani che vivono in Ticino guardano in modo particolare i Mondiali: c'è chi riesce ad essere positivo e chi invece ormai ha perso la fiducia nel futuro
Keystone/Epa
"Più educazione, salute e sicurezza: questa sarebbe la vera vittoria"
I brasiliani che vivono in Ticino guardano in modo particolare i Mondiali: c'è chi riesce ad essere positivo e chi invece ormai ha perso la fiducia nel futuro
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LUGANO – Da ultimo gli scioperi e le proteste hanno messo in forse anche la cerimonia di apertura di Brasile 2014. I disordini dei manifestanti scesi in piazza contro il governo e la gestione dei Mondiali hanno catturato l’attenzione di tutto il mondo. I brasiliani in Ticino come vivranno questi momenti? Si dividono fra chi vuole essere positivo e chi ha perso ogni speranza.

Fra chi non vuole abbandonare lo spirito carioca c’è Carlos Hang. Il 51enne vive da dieci anni in Svizzera, a Balerna. “Le manifestazioni si stanno intensificando e vanno di più in onda ultimamente, ma è da due anni che ci sono – ha spiegato l’originario di Joinville - io cerco di non pensarci. Quando sei lontano e torni vedi altro, vedi il vero Brasile che conosci da sempre, sai che c’è qualcosa di buono. I media fanno vedere solo la parte brutta del mio Paese, mai le cose belle. Il Brasile non è quello che si vede, ci sono troppi stereotipi e si evidenziano i punti deboli che riguardano solo alcune zone. Alcune pecche organizzative, poi, si sono viste anche altrove, come il ritardo nella costruzione degli stati”.

“I Mondiali per il popolo sono un’opportunità per farsi sentire, ma non cambierà nulla. Un forte segnale sarebbe stato annullare la manifestazione, come si era accennato, ma non sarebbe mai potuto accadere. I potenti hanno bisogno di questa manifestazione, i pochissimi pesci grossi faranno i soldi, il popolo non avrà giovamento, come in ogni grande evento. Quello che più da fastidio è che il governo dice che va tutto bene. Io spero comunque che prima o poi ci possa essere un miglioramento, ma per ora ci sono molte strumentalizzazioni. Per le Olimpiadi, in modo più circoscritto, sarà la stessa cosa. Penso che tutto volgerà al termine, perché comunque tutti si fermeranno per guardare le partite, nonostante sono sicuro che in questi ultimi giorni succederà qualcosa di grosso”.

“Voglio essere ottimista – ha concluso Carlos - guardo quindi con gioia al lato sportivo dell’evento. È il momento di calcio che più mi appassiona. Ci riuniamo in quattro famiglie, saremo circa quindici persone, con pop corn e altro davanti alla tv, stiamo preparando il programma. Per le vittorie usciremo con le macchine a fare confusione. Per scaramanzia non dico che il Brasile è favorito, altrimenti soffrirei tanto. Tifo anche per Giappone e Irlanda e altre, ho tante simpatie e soprattutto amo il bel gioco. La partita più emozionante? Sicuramente Brasile-Argentina, non si sa mai come potrà finire”.

Più negativo invece Michel Passos Zylberberg. Da otto anni nel nostro Cantone, vive a Canobbio. “Non riesco a guardare con entusiasmo il Mondiale – ha spiegato il 33enne - seguirò al massimo le partite a Riazzino con gli amici brasiliani. Quello che sta attorno alla manifestazione ha rovinato tutto. Ovvio poi che noi abbiamo nel sangue la passione per questo sport e davanti a tutto e tutti non smetteremo mai di seguirlo, ma c’è delusione. L’eventuale Brasile-Argentina? Un derbissimo. Messi non sta arrivando al meglio, vediamo se si riprende per i Mondiali. La nostra selezione è troppo Neymar dipendente, non so come reagirà a tutta questa pressione. Se il Brasile vincerà si dirà che abbiamo comprato il Mondiale, se perderemo sarà un disastro come nel 1950, in ogni caso si perde tutto il lato positivo della rassegna. Il peggio è che lo sport è entrato in politica, anche con ex giocatori, il calcio era bello quando era indipendente. Ci sono troppi soldi in gioco”.

“Organizzare questi Mondiali – continua il nativo di Itajubá – è stata più una scelta politica che un pensiero verso il Paese stesso, ci saranno le elezioni presidenziali. Poteva essere un’occasione di progresso e miglioramenti, invece hanno sprecato una chance. Nessuno si sta godendo la manifestazione per tutti i problemi che sono scaturiti. Condivido gli scioperi che stanno attuando, è l’unico modo per riuscire ad avere delle risposte dal governo. Spero continuino con queste proteste, nonostante ci siano repressioni e leggi per fermarli, e spero che i media internazionali sul posto possano far vedere di più, con un apporto costruttivo e non solo di critica. Io sono molto sfiduciato verso il futuro, dicono che non hanno soldi per fare le cose invece… Ennesima prova che non hanno voglia di fare qualcosa per il popolo. Per le Olimpiadi dipenderà da chi vincerà le elezioni. Bisogna ottenere qualcosa per l’educazione, la salute e la sicurezza, questa sarebbe la vera vittoria. Di sicuro i Mondiali finiranno con ordine negli stadi, al di fuori potrebbe succedere qualcosa di veramente grave, le manifestazioni potrebbe sfuggire al controllo”. 

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