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La domanda al presidente della Lega: "Perché se avete 20mila disoccupati, il datore di lavoro svizzero preferisce assumere uno straniero?"
ROMA - Giuliano Bignasca è riapparso ieri in una televisione italiana. Lo ha fatto questa volta su Rai 1, a "La vita in diretta". Si parlava di razzismo e il presidente della Lega dei Ticinesi, in collegamento dagli studi della Rsi di Comano, non ha perso l'occasione di ribadire la necessità della costruzione di un muro tra la Svizzera e l'Italia "eviteremmo che 3-400 asilanti arrivino ogni giorno in Svizzera".
In studio vi è stata la reazione divertita e sarcastica degli ospiti.
Bignasca si è trovato in imbarazzo quando, un ospite della trasmissione, ha chiesto come mai, visti i 20mila disoccupati in Ticino, il datore di lavoro svizzero non assuma un suo concittadino, bensì preferisca uno straniero. Bignasca non è riuscito ad essere convincente ed è stato, in pratica, fermato dal conduttore.
E' certo che apparire in una tv italiana parlando di un Ticino che avrebbe bisogno di un muro per fermare gli stranieri non è un bel biglietto da visita. Anche perché il Ticino, e soprattutto Lugano, che da anni persegue una politica che mira ad attirare stranieri facoltosi, potrebbe avere un ulteriore contraccolpo d'immagine negativo agli occhi degli italiani.
Come riferisce liberatv, l'apparizione in tv di Bignasca al sindaco di Lugano Giorgio Giudici non è affatto piaciuta. Presente all'aperitivo del PLR di Viganello il sindaco non avrebbe nascosto la sua delusione. "Sono profondamente deluso - ha detto Giudici - Lugano merita ben altro. Non si possono andare a fare queste piazzate in Rai".
