Palazzetto dello Sport, l'MPS accusa il Municipio: «Classe politica luganese incompetente»

Dure critiche dell’MPS sull’acquisto del Palazzetto: «Scelta tardiva e più costosa, il pubblico-privato va escluso».
LUGANO - Sono parole dure quelle che arrivano dall'MPS all’indomani della decisione del Municipio di Lugano di voler acquistare immediatamente il Palazzetto dello Sport. Ieri, come è ormai noto, il Municipio ha fatto sapere di aver licenziato all’attenzione del Consiglio comunale un messaggio con una richiesta di credito di circa 80,2 milioni di franchi, necessari per finanziare il riscatto del Palazzetto. Un'operazione che permetterebbe alle casse della CIttà di risparmiare 8 milioni di franchi rispetto al contratto di locazione associato a un leasing.
Una decisione che è stata accolta con dure critiche dal Movimento per il Socialismo (MPS), che in un comunicato parla di “certificazione pubblica del fallimento politico” del progetto del Polo Sportivo e degli Eventi (PSE).
Secondo il movimento, la decisione di ricorrere a un accordo di partenariato pubblico-privato per la realizzazione delle infrastrutture sportive si sarebbe rivelata “assurda” e segnata da “inettitudine” da parte delle autorità comunali. A loro avviso, il riacquisto da parte della Città dimostra che l’autofinanziamento sarebbe stato la strada corretta fin dall’inizio.
L’MPS, che già in campagna referendaria aveva sostenuto l’ipotesi di un prestito obbligazionario per finanziare stadio e Palazzetto, accusa il Municipio di aver cambiato posizione solo ora. Il movimento sottolinea inoltre la differenza tra le condizioni finanziarie attuali e quelle del 2020, quando la Città rinnovò un’obbligazione da 140 milioni con un tasso dello 0,165%. Il nuovo prestito per il riscatto del Palazzetto prevede invece un tasso stimato all’1,2%. “L’operazione odierna sarà quindi più costosa”, afferma l’MPS.
Per il movimento, questa vicenda dovrebbe spingere a escludere definitivamente il ricorso ai modelli di partenariato pubblico-privato, definiti una «soluzione da cestinare una volta per tutte, perché contrari al più elementare interesse pubblico». E viene aggiunto: «A tutti quegli ostinati — e, come abbiamo visto, incompetenti — politici luganesi che ancora la sostengono (e sono molti), ad esempio per la futura realizzazione del Polo Turistico e degli Eventi, annunciamo fin d’ora che la combatteremo con ogni mezzo».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!