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LUGANOL'autosospensione di Gobbi, la Lega: «Non era affatto necessaria»

27.03.24 - 19:10
«A provocarla è soltanto una sordida montatura politicomediatica a scopo elettorale» afferma in una nota il partito
Foto TiPress
Fonte Lega dei Ticinesi
L'autosospensione di Gobbi, la Lega: «Non era affatto necessaria»
«A provocarla è soltanto una sordida montatura politicomediatica a scopo elettorale» afferma in una nota il partito

LUGANO - «La Lega dei Ticinesi prende atto della decisione del Consigliere di Stato Norman Gobbi di autosospendersi dalla direzione politica della Polizia cantonale. La Lega rileva che questa decisione non era affatto necessaria. A provocarla è infatti una vicenda che, non lo si ribadirà mai abbastanza, è soltanto una sordida montatura politicomediatica a scopo elettorale, fondata sul nulla. Si ricorda alla partitocrazia ed ai media a lei asserviti che Norman Gobbi non è oggetto di alcun accertamento da parte della Magistratura».

Così la Lega in una nota diffusa questa sera (27 marzo) commenta l'autosospensione di Norman Gobbi. Il partito «comprende tuttavia la volontà del Consigliere di Stato di tutelare – pur non avendo assolutamente nulla da rimproverarsi - la propria famiglia, come pure le istituzioni (nello specifico la polizia cantonale) dalla strumentale “shitstorm” messa in atto contro di lui. Ed è solo e soltanto questa “shitstorm”, e dunque coloro che l’hanno orchestrata, a danneggiare la credibilità delle istituzioni: di questo, i responsabili dovranno rendere conto» prosegue duramente la nota. Con la quale il gruppo politico conferma anche «il pieno appoggio al proprio Consigliere di Stato, apprezzandone il senso dello Stato che lo ha portato a compiere un passo per lui certamente doloroso in quanto – come detto – assolutamente non necessario dal profilo oggettivo».

E poi - conclude il comunicato - «la Lega rileva infine con soddisfazione che tra l’opinione pubblica cresce il malcontento per lo scandaloso trattamento riservato a Norman Gobbi dalla partitocrazia e dai media al servizio della medesima, che è giustificato unicamente da motivi politici».

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