Niente più lucciole al Bosco? Il Municipio di Cadenazzo lo ha annunciato giorni fa. Ma le cose sembrano stare diversamente
CADENAZZO - L'annuncio è di settimana scorsa. Il Municipio di Cadenazzo ha dichiarato a mezzo stampa che, nello stabile dell'ex postribolo il Bosco in via Monteceneri 86, la prostituzione è definitivamente cessata. Una buona notizia per gli abitanti del posto, che da anni lamentano il via vai di ragazze nel condominio ormai famoso in tutto il Sopraceneri come meta del sesso a pagamento. Purtroppo per loro però, le cose stanno diversamente.
Ragazze in aumento - Il giorno stesso dell'annuncio – giovedì – sui portali d'incontri a luci rosse figuravano quattro prostitute disponibili a Cadenazzo. Un residuo temporaneo? In realtà, nei giorni successivi il numero è addirittura aumentato: ieri, le ragazze erano diventate sette. Più due transessuali. Contattate al telefono da tio.ch/20minuti, tutte indicano come indirizzo d'appuntamento il condominio di via Monteceneri.
Parlano i condomini - Anche chi ci vive conferma: «Le prostitute non sono mai andate via. Stanno anche in quattro in un solo appartamento, dove ricevono i clienti e fanno un sacco di rumori molesti» racconta uno dei condomini. «Sappiamo che il Municipio si sta muovendo, e speriamo che mantenga la promessa in futuro».
«Sono furibondo» - Meno paziente invece l'amministratore dello stabile, Alessandro Torriani: «Altro che sparite!» conferma. «Sono furibondo. Abbiamo sollecitato più volte un intervento, ma il Comune non ha fatto niente. Questi proclami ci lasciano perplessi, la situazione reale non è affatto migliorata».
La maitresse pregiudocata - A quanto risulta, il meretricio prosegue ancora in almeno due quadrilocali riconducibili a una cittadina italiana, M.Z., già coinvolta in inchieste sulla prostituzione in passato e nota alla polizia. Una prostituta romena invece, proprietaria di un altro appartamento, ha ricevuto a inizio febbraio una lettera dissuasoria dal Municipio e avrebbe temporaneamente cessato di lavorare.
Al Municipo non risulta - Il sindaco di Cadenazzo è l'avvocato Marco Bertoli, ex procuratore incaricato dal governo, al momento, di condurre la maxi-inchiesta sullo scandalo Argo1. Contattato, afferma di «non avere notizie» di prostitute attive nel “condomino del sesso”. «A quanto mi risulta – ribadisce – le attività sono cessate. In ogni caso in futuro entrerà in vigore una variante di piano regolatore che chiuderà la situazione definitivamente». Staremo a vedere.