Olimpiadi nel nord Italia: Ticino Turismo, ne approfitterai?

Manca sempre meno alla rassegna che si svolgerà tra Milano e Cortina a febbraio. L'evento potrebbe indirettamente portare un indotto anche alla Svizzera italiana.
BELLINZONA - Il conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali nel nord Italia è ormai partito. Manca sempre meno all'appuntamento che tra venerdì 6 e domenica 22 febbraio 2026 porterà centinaia di sportivi e di addetti ai lavori a muoversi tra Milano e Cortina.
Siamo pronti? – Mentre il Comasco (ad esempio) si è già dichiarato come punto di riferimento per la logistica della rassegna, ci si chiede se il Ticino sia pronto ad approfittare in qualche modo dell'enorme seguito che la manifestazione genererà.
Investimenti – «A suo tempo – sottolinea Samantha Ghisla, responsabile della comunicazione istituzionale di Ticino Turismo – era stato deciso di non dedicare risorse particolari per le Olimpiadi di Milano-Cortina D’Ampezzo. Non abbiamo quindi pianificato attività specifiche legate alle prossime Olimpiadi invernali. Non prevediamo iniziative ufficiali o campagne dedicate. Ma sul nostro sito prevediamo dei contenuti dedicati e sicuramente faremo qualche mini-campagna digitale in particolare sui social media».
«Monitoriamo» – Troppo poco vista la portata dell'evento? Ancora Ghisla: «Stiamo monitorando con interesse le possibili opportunità che l’evento potrebbe generare per il territorio ticinese, in particolare per quanto riguarda eventuali sinergie con strutture ricettive. Ad esempio si ipotizza la creazione di pacchetti di soggiorno per ospiti che desiderassero alloggiare in Ticino durante il periodo olimpico, sfruttando la vicinanza con l'Italia e la qualità della nostra offerta».
Potenziale – Non è tutto. «Sembra, e lo speriamo, che alcune squadre o atleti utilizzeranno il Ticino come luogo di preparazione. Per noi è una conferma del potenziale del nostro territorio sul fronte sportivo».
La situazione grigionese – Intanto chi ha fatto investimenti grossi è il canton Grigioni, mettendo a disposizione infrastrutture importanti per chi vorrà seguire le competizioni che si svolgeranno a Livigno. Proprio per questo ormai da qualche tempo il Governo retico chiede a gran voce all'Italia un contributo, vale a dire circa 4 milioni di franchi, per il piano di gestione del traffico durante i Giochi olimpici invernali.
A Varese pernottamenti già in aumento
Tra le zone che approfitteranno dell'imminente appuntamento olimpico c'è quella di Varese che si è mossa con largo anticipo. «Tutto è partito nel 2023 – ha spiegato Matteo Cesarini, project manager del progetto Varese Sport Commission for Winter Games – con l’impegno congiunto di Camera di Commercio, Comune e Provincia di Varese. Abbiamo sottolineato la disponibilità del territorio, la vicinanza a Malpensa, l’aspetto ricettivo». E le reazioni? «Tante delegazioni hanno mostrato interesse. E con due di queste, quella giapponese del pattinaggio artistico e quella paralimpica del Canada, abbiamo avviato una collaborazione. I primi sono stati da noi a più riprese negli ultimi due anni, organizzando stage e campi di allenamento. In questi mesi abbiamo organizzato più di trenta eventi internazionali. L’idea è quella di fare di Varese un polo internazionale del ghiaccio».
Ma gli investimenti fatti daranno “solo” visibilità o anche un ritorno economico? «Visibilità sicuramente. L'indotto? Già ora che i Giochi non sono ancora cominciati c’è un bel movimento. Dal 2023 a oggi gli eventi organizzati hanno portato circa 5’000 pernottamenti. E per quel che riguarda la sola Città di Varese c’è parecchia richiesta».



