Tratti in salvo da appartamenti spazzatura

Mentre le richieste per il ricollocamento di cani e gatti restano stabili, aumentano i casi di natura sociale. Nel 2025 recuperate anche più di dieci tartarughe
Mentre le richieste per il ricollocamento di cani e gatti restano stabili, aumentano i casi di natura sociale. Nel 2025 recuperate anche più di dieci tartarughe
BELLINZONA - Difficoltà nella gestione e mancanza di consapevolezza sono le motivazioni che più spesso spingono le persone a rinunciare al proprio animale domestico. In Svizzera, nel 2024, si è registrato un record negativo con oltre 32 mila animali accolti nei 67 rifugi affiliati alla Protezione degli Animali Svizzera (STS). Ma com’è andata nel 2025 in Ticino?
«Nel complesso – spiega Emanuele Besomi, presidente della Spab di Bellinzona – è stato un anno nella norma, senza vere emergenze. I numeri restano contenuti e vanno contestualizzati rispetto alla popolazione animale del Cantone».
Oltre 10 tartarughe di terra abbandonate - Tra gli animali recuperati spiccano non solo cani e gatti, ma anche tartarughe di terra. «Ne abbiamo raccolte più di dieci e nessuna è stata reclamata», racconta Besomi. Ritrovate in giardini, prati o a bordo strada, «questi casi fanno pensare ad abbandoni volontari, un fenomeno insolito rispetto agli anni precedenti».
Per quanto riguarda i cani, «i numeri sono molto ridotti rispetto ai circa 35 mila presenti in Ticino, quindi non si può parlare di emergenza. Diverso è invece il problema delle importazioni illegali dall’estero: cani e gatti senza microchip o vaccinazioni che spesso finiscono in quarantena per 120 giorni. Solo a Bellinzona ne abbiamo gestite 15». Besomi segnala inoltre un aumento degli interventi in appartamenti in grave stato di degrado, i cosiddetti “appartamenti spazzatura”. «Gli animali non sono maltrattati volontariamente, ma vivono in condizioni inaccettabili perché i proprietari non sono in grado di gestirsi. Situazioni complesse anche dal punto di vista umano e sociale».
Mancanza di consapevolezza - Di opinione simile Elena Beltrami, presidente dell’associazione AnimaLeale. «Quest’anno abbiamo realizzato circa 50-60 adozioni di cani e gatti, di cui la metà sono stati ricollocamenti». Molti sono animali presi da persone senza esperienza o preparazione, attratte dall’aspetto o dalla razza senza considerare esigenze comportamentali o il proprio stile di vita. «Cani come i border collie o i maremmani, nati per il lavoro, finiscono a essere visti come orsacchiotti domestici. Non sorprende che possano distruggere la casa o non permettere l’accesso agli estranei. Ecco perché superficialità e mancanza di predisposizione verso un accompagnamento professionale sono la causa principale delle rinunce».
In questi casi, l’associazione si assume quasi sempre l’onere della pensione, quando possibile. «Le strutture mancano o hanno costi proibitivi: si parla di almeno 600 franchi al mese», sottolinea Beltrami. «Siamo pur sempre un’associazione di volontariato e viviamo con ciò che ci viene donato. Senza tralasciare che dietro a ogni adozione ci sono ore di valutazioni, colloqui con volontari, educatori e veterinari, supervisione e video».
La ricetta per un'adozione felice - Fondamentale è dunque l’accompagnamento delle famiglie nella scelta dell’animale: «Li seguiamo dalla valutazione delle esigenze fino ai protocolli sanitari, fornendo supporto educativo con esperti del settore con cui condividiamo metodologie e valori. Questo garantisce un’integrazione più serena, riducendo il rischio di rinunce».
L’approccio per un’adozione felice comporta passa anche per «la messa in discussione degli stereotipi con cui si è cresciuti, comprendendo perché si venga indirizzati verso una scelta piuttosto che un’altra». Nonostante le difficoltà, «è incoraggiante constatare che molte persone si rivolgono ad associazioni come la nostra per seguire correttamente tutto il percorso di adozione o un ricollocamento».
L’obiettivo rimane uno solo: «Il benessere della famiglia e dell’animale. Non riceviamo nulla in cambio; il nostro impegno è guidato esclusivamente dalla volontà di fare il meglio per tutti».




