West Nile, il paziente aveva anche altri problemi di salute. Merlani: «Nessun allarme»

Primo caso autoctono del virus in Ticino. Il medico cantonale: «Questione archiviata fino al prossimo anno».
Primo caso autoctono del virus in Ticino. Il medico cantonale: «Questione archiviata fino al prossimo anno».
BELLINZONA - «Non ci aspettiamo altri casi nei prossimi mesi. Vista l’assenza di zanzare in questo periodo, possiamo archiviare la questione fino al prossimo anno».
Chiuso il monitoraggio - A dirlo è il medico cantonale Giorgio Merlani. Il riferimento è al primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) in Ticino. «Abbiamo smesso il monitoraggio in ottobre - aggiunge Merlani - e, per quanto riguarda l’estate 2026, la nostra valutazione non cambia».
«Rischio? Basso o molto basso» - Il rischio, anche in base ai sistemi di calcolo a livello europeo e valutati con l’ufficio federale della salute pubblica, «lo valutiamo basso o molto basso. Poi dipenderà anche da cosa succederà nelle zone vicine al confine».
Il paziente aveva altri problemi di salute - Il paziente infetto è residente nel Cantone. Alla fine dell’estate, aveva sviluppato un quadro compatibile con una meningoencefalite, che ha richiesto alcuni giorni di ospedalizzazione. La persona si è ripresa: di età non giovane, aveva anche altri problemi di salute. Quindi, più soggetto a un decorso più severo della malattia.
Nessuna preoccupazione per l'inverno - «I cittadini, per quest’inverno, non devono preoccuparsi - continua il medico cantonale - Con il ritorno del caldo, della bella stagione e delle zanzare, le persone più anziane o quelle con problemi di immunodeficienza, se si infettano potrebbero però avere probabilità più elevate di un decorso severo o sintomatico della malattia».
Trasmissione del virus - È bene comunque ricordare come il virus non si trasmetta da persona a persona e nemmeno dalla persona infetta ad altre zanzare: l’essere umano (come anche altri mammiferi) rappresenta un ospite accidentale e non partecipa alla catena di trasmissione che coinvolge esclusivamente zanzare e uccelli.
L’incubazione - Il periodo di incubazione è di 2-14 giorni dalla puntura della zanzara infetta, che può estendersi a 21 giorni in persone con sistema immunitario compromesso.
Il decorso - Nella grande maggioranza dei casi, l’infezione decorre in forma asintomatica o con sintomi lievi, simili a quelli di un’influenza estiva (febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei). Le manifestazioni neurologiche più severe, come nel caso recentemente confermato, restano eventi rari.
Raccomandazioni - Non esiste un vaccino per l'uomo. Il metodo preventivo più efficace consiste nell’evitare le punture di zanzara, tramite l’uso di repellenti e soggiornando quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere e/o provvisti di diffusori di insetticidi a uso domestico. Sono inoltre importanti le misure già raccomandate per lottare contro la zanzara tigre. In caso di domande, si invita la popolazione a rivolgersi al proprio medico curante.




