Cinquant'anni, e li dimostra tutti

Il Palazzo dei Congressi compie mezzo secolo: concerti, congressi, eventi multimediali, conferenze. Un libro ne ripercorre la storia.
Il Palazzo dei Congressi compie mezzo secolo: concerti, congressi, eventi multimediali, conferenze. Un libro ne ripercorre la storia.
LUGANO - La Città di Lugano chiude ufficialmente l’anno giubilare dedicato ai 50 anni del Palazzo dei Congressi con la pubblicazione di un volume che ripercorre la storia dell’edificio e dell’area urbana che lo ospita. Un anniversario che, nelle parole del vicesindaco Roberto Badaracco, «non celebra solo un edificio, ma un luogo simbolico, uno spazio di incontro, cultura e dialogo che ha accompagnato per decenni l’evoluzione della città».
Un luogo sul quale pesano tuttavia delle criticità come ha fatto notare Claudio Chiapparino, Direttore della Divisione Eventi e congressi: «La sovrapposizione tra vocazione civica e congressuale, la limitata disponibilità di date, il bisogno di camere in categoria business, spazi non sufficientemente modulari per congressi di ampia portata e una logistica che non permette eventi simultanei». E anche un'acustica non proprio ottimale, aggiungiamo noi. Problemi noti che portano la Città a guardare con fiducia al futuro con il progetto del Polo turistico congressuale – Campo Marzio Nord, che prevede una struttura più ampia, flessibile e moderna, un nuovo albergo e spazi pubblici rinnovati. L’obiettivo è rafforzare la posizione di Lugano nel panorama congressuale internazionale e superare i limiti dell’edificio attuale nel corso del prossimo decennio.
Ma torniamo al libro presentato oggi. La Città, grazie alla Divisione Cultura, ha realizzato un nuovo volume della collana Pagine storiche luganesi, arricchito da una mostra all’aperto. Il libro ricostruisce non solo la storia del Palazzo dei Congressi, ma anche quella del quartiere che lo circonda, un’area che conserva tracce del patrimonio cittadino risalenti a cinque secoli fa.
«Nel volume composto da cinque saggi — spiega Luigi Maria Di Corato, direttore della Divisione Cultura — si approfondiscono gli avvenimenti che hanno portato alla realizzazione del Palazzo nel 1975 e i primi cinquant’anni di eventi ospitati». Gli scritti di Manuela Maffongelli e Valeria Frei ripercorrono rispettivamente la nascita del progetto e il suo sviluppo architettonico, mentre Alessandro Zanoli e Sacha von Büren raccontano mezzo secolo di attività congressuale. Un saggio di Francine Bernasconi è dedicato invece alle decorazioni artistiche dell’edificio. Il volume si chiude con una serie di fotografie di Vincenzo Vicari, realizzate durante il cantiere tra il 1969 e il 1976.
Durante il 2025, il programma delle celebrazioni ha coinvolto cittadini, professionisti e visitatori con diverse iniziative: la mostra all’aperto in Piazza Castello, le visite guidate e l’opera urbana “LVGA/XY – Astro Forest” firmata da Yuri Catania, che ha ridisegnato la facciata principale del Palazzo. I festeggiamenti si concluderanno simbolicamente l’8 dicembre con il concerto della Civica Filarmonica di Lugano, che proporrà un omaggio speciale al concerto inaugurale del 1975.








