Cerca e trova immobili
CANTONE

«Se un solo animale si ammala vanno soppressi tutti»

Sono entrate in vigore ieri le misure volute dall'USAV per arginare la diffusione dell'influenza aviaria. Ne abbiamo parlato con il veterinario cantonale Luca Bacciarini.
Depositphotos (wedge)
«Se un solo animale si ammala vanno soppressi tutti»
Sono entrate in vigore ieri le misure volute dall'USAV per arginare la diffusione dell'influenza aviaria. Ne abbiamo parlato con il veterinario cantonale Luca Bacciarini.

BELLINZONA - Il ritrovamento, venerdì scorso, di un cigno e di alcune anatre infette dall'influenza aviaria in uno stagno di Wil (SG) hanno fatto scattare l'allarme rosso in tutta la Svizzera.

Da ieri, infatti, è entrata in vigore la serie di contromisure imposte dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) per tentare di arginare la diffusione di questa malattia e (soprattutto) per impedire che il virus si propaghi dagli uccelli selvatici ai volatili "domestici".

Per capire un po' meglio in cosa consistono i provvedimenti voluti da Berna e fare il punto sulla situazione degli allevatori ticinesi di pollame, abbiamo contattato il veterinario cantonale Luca Bacciarini. «Come negli anni scorsi - esordisce - i detentori di pollame domestico, ovvero polli, oche, anatre e tacchini, devono attuare tutte quelle misure atte a impedire il contatto tra uccelli selvatici e pollame domestico». Ma nel concreto? «Nel concreto significa, dove possibile, tenere gli animali al coperto o per lo meno impedire l’accesso agli uccelli selvatici al foraggio e all’acqua», precisa Bacciarini. «Si deve inoltre prestare attenzione a non introdurre il virus tramite calzature o vestiti contaminati ed evitare l’accesso alle strutture di persone che non si occupano della gestione degli animali».

Quanti sono gli allevamenti che dovranno attuare queste misure di contenimento?
«In Ticino ci sono pochi allevamenti professionali di pollame, in gran parte si tratta di galline ovaiole. Abbiamo inoltre alcune centinaia di piccoli allevamenti o allevamenti famigliari. Anche se l’USAV indica come obbligatorie queste misure solo per tenute di oltre 50 animali, attuare queste misure anche nei piccoli allevamenti significa proteggere i propri animali dal virus e quindi pure dalle sofferenze indotte da una infezione».

Cosa comportano queste misure per gli avicoltori?
«Chiaramente l’applicazione di queste misure comporta un maggior dispendio di energie da parte degli allevatori, d’altra parte si tratta come detto di misure atte a proteggere i propri animali. Oltre all’attuazione di queste misure occorrerà osservare ancora più attentamente gli animali e in caso di malattia o morte bisognerà contattare il proprio veterinario e nel caso di un sospetto di aviaria sarà necessario prelevare dei campioni per le analisi».

E cosa succede se il risultato di queste analisi risulta positivo?
«In questo caso, trattandosi di una cosiddetta “epizoozia altamente contagiosa” tutti gli animali devono essere eutanasiati e le strutture pulite e disinfettate. Questo comporta un onere importante. L’autorità competente può, in determinate situazioni, chiamare anche alla cassa il detentore degli animali se quest’ultimo non ha attuato le misure minime di biosicurezza per impedire l’entrata del virus nella propria azienda».

C'è qualcuno che controlla che le misure vengano messe in pratica? O ci si affida sulla responsabilità individuale?
«Un controllo sistematico delle aziende non risulta attuabile, contiamo sulla responsabilità dei detentori chiamati a proteggere in modo corretto i propri animali. Ricordo che oltre a essere un problema sanitario, il virus provoca lesioni importanti che impattano sul benessere degli animali».

Anche il cittadino comune può fare la sua parte...
«La popolazione può contribuire segnalando all’Ufficio caccia e pesca, e fuori orario alla polizia cantonale, la presenza di uccelli morti di medie e grandi dimensioni come gabbiani, anatre, aironi e cigni. Si ricorda inoltre che in generale è sconsigliato toccare gli animali selvatici morti».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE