«Mobilitiamoci per il personale, per l'utenza e per la società»
«Mobilitiamoci per il personale, per l'utenza e per la società» Giornata d’azione sindacale contro i tagli del preventivo 2026: «Un successo».
Giornata d’azione sindacale contro i tagli del preventivo 2026: «Un successo».
BELLINZONA - Nell’ambito della mobilitazione contro il preventivo 2026, si è tenuta questo mercoledì 19 novembre la giornata d’azione promossa unitariamente dai sindacati OCST, VPOD e SIT nei settori dello Stato, sociosanitario, socioeducativo e scolastico.
L’obiettivo dell’iniziativa è di «manifestare anche sui posti di lavoro una contrarietà allo smantellamento dei servizi pubblici e parapubblici, conseguenza di una politica di contenimento della spesa irresponsabilmente prospettata dal Cantone anche nel 2026».
La giornata era inoltre l’occasione per sensibilizzare «sull’importanza di partecipare alla grande manifestazione sindacale per il servizio pubblico e le condizioni di lavoro, sostenuta dal Comitato Stop ai tagli, prevista il 29 novembre dalle ore 14 a Bellinzona».
A livello cantonale sono state previste numerose attività presso case anziani, centri educativi, sedi scolastiche, istituti di cura, uffici e OSC. I sindacati OCST, VPOD e SIT hanno nel contempo «effettuato un intervento capillare per informare il personale e la popolazione, nonché per fare sottoscrivere la petizione contro le paventate misure di risparmio».
La giornata ha toccato «una cinquantina di strutture e ha rappresentato un ulteriore momento per mobilitarsi contro tagli che, di fronte a volumi di lavoro e bisogni crescenti, stanno sempre più compromettendo il diritto alle cure, all’istruzione e al sostegno della cittadinanza».
In questo contesto, i sindacati ricordano che «la manifestazione del 29 novembre ruota attorno alle seguenti rivendicazioni: aumento dei finanziamenti ai settori sociosanitario e socioeducativo; aumenti salariali che recuperino almeno il carovita perso negli ultimi anni; rinuncia alla non sostituzione del personale partente; revoca dei tagli ai sussidi di cassa malati; coraggiosi investimenti nella scuola pubblica; soppressione dei tagli nella migrazione».
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