Se fai tredici, il pranzo è gratis

Un cronometro piazzato vicino alla cassa. E al momento di aprire il borsellino si rischia di non pagare. L'iniziativa virtuosa di uno snack bar del Luganese.
Un cronometro piazzato vicino alla cassa. E al momento di aprire il borsellino si rischia di non pagare. L'iniziativa virtuosa di uno snack bar del Luganese.
BARBENGO - È uno di quei cronometri da competizione sportiva. L'hanno piazzato vicino alla cassa. Come ultimo baluardo prima del pagamento. Al Tr3das Cafè di Barbengo, con un po' di fortuna e scaramanzia, il pasto rischia di essere gratuito. Basta (si fa per dire) riuscire a fermare, tramite un apposito pulsante, il cronometro sul tredici, spaccato al millesimo di secondo.
«Qui non si dorme mai» – L'idea è venuta al proprietario Max Schiariti, dopo avere trovato qualcosa di simile su internet. Un uomo che, per sua stessa ammissione, non se ne sta con le mani in mano. «Qui non si dorme mai. Basti guardare il programma delle nostre serate a tema. Siamo aperti sette giorni su sette, diamo lavoro a diverse persone e facciamo divertire la gente nel weekend», sostiene.
«Ora possiamo anche cucinare» – «Questo – spiega la gerente Claudia Sodano – è sempre stato un bar, con una particolare vocazione serale. Non ha mai avuto la licenza per cucinare. Da inizio di ottobre l'abbiamo ricevuta. Adesso siamo anche snack bar, con 97 posti a sedere, con la friggitrice, la piastra con quattro fuochi, la griglia. Ci rivolgiamo dunque anche a una clientela diurna, composta da impiegati o da operai».
«Bisogna essere simpatici e innovativi» – Ed è a quel punto che si è cercato di fare qualcosa per simpatizzare con la clientela. «Un esercizio pubblico – evidenzia Sodano – oggi deve essere anche innovativo, simpatico. Deve riuscire a fare divertire i propri ospiti. È solo cercando di essere geniali che si resta competitivi e attrattivi».
Prima di pagare il conto – E così da qualche settimana ecco apparire quel curioso cronometro. «Si gioca con un numero, il tredici, che tradizionalmente non porta fortuna – ironizza Schiariti –. Il gioco viene fatto prima di pagare il conto. Quindi dopo che uno ha già mangiato. Certo che se il cliente mi mangia tre piatti ed è fortunato, mi tocca rispettare gli accordi».
Alcuni hanno già vinto – Non è ovviamente così facile riuscire a stoppare il cronometro esattamente al tredicesimo secondo. «Beh, è normale – dice Sodano –. Altrimenti il gioco non sarebbe stato commercialmente interessante per noi. Ma vi posso assicurare che ci sono stati alcuni clienti che ce l'hanno fatta. E se ne sono andati col pasto offerto».
La domanda – Il quesito a questo punto sorge spontaneo. L'iniziativa è riuscita a incrementare la clientela del locale? «Presto per dirlo – conclude Sodano –. Di sicuro ha reso ancora più vivace il nostro snack bar. E non è poco».




