Gli esperti segnalano anche una crescita nell'uso del crack
LUGANO - Cresce il consumo di droga. Si diffonde sempre di più la cocaina e inizia a preoccupare il ricorso al crack per il prezzo contenuto. In deciso calo l’eroina. Una fotografia sintetica di un mondo, quello della tossicodipendenza, che è mutato negli anni e che fa registrare, anche nel 2023, un aumento nel numero dei tossicodipendenti rispetto al passato oltre a un cambiamento nelle caratteristiche dei consumatori.
A inquadrare la realtà è Mirko Steiner, direttore del Centro terapeutico Villa Argentina. «Nella nostra esperienza sono sempre di più i cinquantenni e oltre ad aver bisogno di cure. Specialmente per l’uso della cocaina», dice Steiner che specifica anche come «ascoltando i nostri ospiti, facendoci raccontare la realtà esistente all’esterno, oltre all'analisi dei dati esposti nelle varie commissioni di riferimento, si può confermare il fatto che ci sia un incremento nell’utilizzo delle droghe, che si registra ormai da alcuni anni».
Ciò che viene però rimarcato è, appunto l’età. «Preoccupa il fatto che si tratti spesso di persone che fino ai 40 anni hanno condotto una vita normale e poi invece vengono risucchiati nel vortice della droga», dice Steiner. Impossibile non chiedere le motivazioni. «Si tratta spesso di vari elementi. Da crisi personali a gravi tracolli economici capaci di generare una situazione di vulnerabilità estrema. Abbiamo anche pazienti sessantenni. Un mutamento radicale se si pensa che negli anni 90 c’era l’eroina ed era praticamente utilizzata solo dai giovanissimi».
Tale realtà non significa però che sia diminuito il ricorso alle droghe tra i più giovani che infatti sono sempre in pericolo. «Le ricerche confermano come la fascia di età adolescenziale, dai 15 ai 18 anni, sia sempre a fortissimo rischio, specie negli ultimi anni. Abbiamo infatti notato come, dopo il Covid, sia cresciuto il ricorso dei ragazzi alla psicoterapia a causa di forti depressioni. Una situazione di fragilità che ha portato anche a un’impennata nel numero degli abbandoni scolastici e ha reso tali ragazzi sempre più sensibili ed esposti alle minacce. E purtroppo molti di loro, sbagliando, pensano di trovare un rifugio nella droga». Purtroppo non in una sola droga «ma in veri e propri mix che vengono spesso accomunati anche all’alcol. Un connubio devastante e molto pericoloso».
Un ultimo segnale d’allarme riguarda il crack. «Abbiamo notato un maggiore diffusione di questa droga per un motivo molto semplice, ha un costo molto basso che purtroppo inganna molti. Quello del prezzo, in generale, è diventato sempre più un elemento decisivo. Basti pensare che negli anni 70 un grammo di cocaina costava 400 franchi mentre oggi solo 80».
E proprio da quest'ultimo elemento parte l'analisi di Marcello Cartolano, responsabile del settore sostanze illegali di Ingrado, il centro di competenza specializzato nelle problematiche di dipendenze, addiction e consumi a rischio di alcol, sostanze e medicamenti. «In effetti, specialmente dopo la pandemia, abbiamo notato anche noi un incremento nell'utilizzo del crack. Un fattore da monitorare con assoluta attenzione anche perché ormai, sempre più spesso, chi consuma droghe ne fa un utilizzo misto, ovvero fa ricorso, nell'80% dei casi a un mix di diverse sostanze».
E c'è poi l'elemento numerico. «Proprio in questo periodo stiamo facendo le rilevazioni statistiche per aver un quadro di quante sono le persone dipendenti. E si può dire che nel 2023, rispetto all'anno precedente, si registra un incremento nel numero di quanti hanno fatto ricorso ai nostri servizi che oscilla tra il 5 e il 10%. Quindi una crescita di un certo rilievo», spiega sempre Marcello Cartolano. Un ultimo passaggio riguarda ancora una volta il consumo misto di droghe che è praticamente la norma e che vede «in tale cocktail anche un largo utilizzo delle droghe sintetiche, specie tra i più giovani. Cresce inoltre il numero di consumatori di cocaina nella fascia di età compresa ta i 35 e i 50 anni».