Per il Dipartimento erano presenti il Consigliere di Stato e il capo della Gendarmeria della Polizia cantonale Marco Zambetti.
BELLINZONA - Su richiesta di alcuni dei Comuni convenzionati con la Polizia Malcantone Ovest, il Dipartimento delle istituzioni ha tenuto oggi un incontro per presentare il progetto pilota attualmente in corso nella Regione Tre Valli. Per il Dipartimento erano presenti il Consigliere di Stato Norman Gobbi e il capo della Gendarmeria della Polizia cantonale Marco Zambetti. Pure presente il segretario comunale di Biasca Igor Rossetti. Per i Comuni erano presenti i rappresentanti di Caslano, Magliaso, Tresa, Pura, Curio, Bedigliora, Novaggio, Astano e Miglieglia e il comandante della polizia Malcantone Ovest.
A seguito della «disdetta unilaterale» della convenzione da parte del Comune sede della Polizia Malcantone Ovest (Caslano) i vari Municipi hanno reagito indicando di voler valutare tutte le possibili opzioni esistenti, prima di determinarsi su come continuare l’attività di polizia nella regione del Malcantone Ovest. Tra queste opzioni vi è pure una conduzione “mista” in collaborazione tra Polizia cantonale e Polizia comunale. A questo riguardo i Comuni hanno quindi chiesto al Dipartimento delle istituzioni di presentare il progetto pilota che attualmente si sta svolgendo nelle Tre Valli e che applica sul campo questa forma di collaborazione.
Accogliendo la richiesta di informazione da parte dei Comuni, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha indicato la necessità di trovare una soluzione al problema nel comparto territoriale di Basso e Medio Malcantone, sottolineando l’importanza dell’attività della polizia sul fronte della sicurezza, in un territorio di confine che presenta un forte traffico e che ospita molte attività economiche, oltre a vantare un numero di abitanti considerevole.
Da parte loro, il maggiore Marco Zambetti, Capo Area della Gendarmeria, e il segretario comunale di Biasca, Igor Rossetti, hanno presentato il progetto pilota in corso nella Regione Tre Valli. A grandi linee, il progetto prevede che gli agenti comunali e cantonali in una prima fase lavorano in un posto misto diretto dalla Polizia cantonale e dispongono delle stesse competenze. Semplificando, procedono sia al primo intervento sia ai compiti maggiori di prossimità. Grazie all’impiego di assistenti di polizia (che sono a diretta dipendenza dei Comuni) vengono svolte diverse attività di prossimità cosiddetta minore (controllo traffico fermo, notifica precetti ed altre attività di competenza comunale). A Biasca questi assistenti di polizia sono gestiti in un pool e sono attribuiti ai vari Comuni per l’operatività.
Sono state numerose le domande sollevate, alle quali i responsabili “tecnici” hanno potuto rispondere, fornendo un quadro esaustivo del progetto condotto nelle Tre Valli. A conclusione dell’incontro, il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha auspicato una soluzione concordata della vertenza tra i Comuni, i quali devono ora scegliere quale opzione risponde meglio alle loro esigenze politiche ed operative, fermo restando che la sicurezza è un settore delicato ed essenziale per la cittadinanza.