I disservizi di sabato e l'impegno di Quadri: «Arriverà un atto parlamentare». La società ferroviaria: «Puntuali nell'88% dei casi»
LUGANO - La puntualità dei mezzi pubblici è la "conditio sine qua non" per far sì che il pendolare possa avere vita tranquilla. Ma se un ritardo sul lavoro può alla peggio riservare qualche grattacapo, lo stesso non si può dire quando si è diretti in aeroporto. Il volo, infatti, non ci aspetta. Ne sanno qualcosa i viaggiatori che sabato scorso sono saliti sul TILO per Malpensa e che, in due occasioni nell'arco della mattinata, non hanno potuto varcare il confine.
«Siamo finiti su un taxi» - «Sono salito alle 12:06 a Lugano, sono dovuto scendere a Stabio», ci racconta un lettore. «Il treno non poteva procedere per ragioni non ben precisate». Unica soluzione per non perdere il volo: il taxi. «Abbiamo formato dei gruppetti. In quattro abbiamo speso 50 franchi a testa per raggiungere l'aeroporto». A bordo, il tassista spiega di essere appena tornato da Malpensa. «Il problema si era già presentato con il treno precedente». Il viaggiatore non nasconde un certo fastidio: «Ci fosse stata l'alternativa del bus avrei risparmiato tempo e denaro».
Quadri: «Il trasporto su gomma funzionava meglio» - Una lamentela, la sua, che ricorda la levata di scudi contro il mancato rinnovo della concessione alla ditta di pullman che assicurava collegamenti tra il Ticino e lo scalo internazionale lombardo. Tra coloro che erano insorti, il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, autore di più atti parlamentari all'indirizzo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec). «La risposta del Governo era stata che non si voleva fare concorrenza dato l'investimento finanziario per quella tratta. Ma è anche vero che il Datec si era dato tre anni dopo i quali avrebbe rivalutato l'alternativa su gomma. E tre anni, in effetti, sono passati».
Nel frattempo, il consigliere nazionale non ha cambiato opinione: «Privilegiando il trasporto su rotaia si è scelto di vietare un'alternativa che funzionava meglio. Quindi, di fatto, si è creato un disservizio. Diciamolo chiaramente, non è una grande strategia per un Cantone che ha anche delle ambizioni congressuali. La raggiungibilità è un fattore importante».
Insomma, un nuovo atto parlamentare sembra già nell'aria: «Visto che la situazione non è migliorata e la qualità del servizio rimane problematica toccherà sollecitare quella valutazione finita nel dimenticatoio».
TILO: «Puntuali l'88% dei collegamenti» - Dal canto suo TILO, contattata, non nasconde i disservizi di sabato: «A causa di un guasto agli impianti ferroviari di Varese, sono state soppresse due corse. Un guasto infrastrutturale non ha permesso la corretta circolazione di quei collegamenti, ma quelli successivi sono circolati regolarmente», ci spiega la portavoce Giorgia Mosimann.
Il problema, pur non essendo isolato, non sarebbe però così frequente: «Da giugno ad oggi sono circolate in direzione di Malpensa circa 2'000 corse TILO: il 98.4% dei collegamenti S50 ha raggiunto l’aeroporto di Malpensa», viene sottolineato.
Le cause delle soppressioni? «Molteplici. Negli scorsi 3 mesi sono avvenute principalmente a causa di perturbazioni agli impianti ferroviari (50%), ad eventi che hanno coinvolto persone o autovetture (25%) oppure a problematiche legate al materiale rotabile e al personale (25%)».
Per quanto concerne la puntualità, invece, questa è stata garantita per l’88% dei collegamenti TILO S50, che hanno raggiunto Malpensa «entro 5 minuti rispetto all’orario di arrivo previsto».
Per ovviare al problema l'invito è quello a una pianificazione oculata degli spostamenti: «Si sono verificati dei casi isolati in cui è stato organizzato un servizio sostitutivo, tuttavia, nella maggior parte dei casi, garantire il collegamento successivo resta la miglior soluzione tenuto conto che i clienti in coincidenza con aerei pianificano il viaggio in direzione dell’aeroporto con un certo margine».