Il gruppo di via Monte Boglia chiede alla Città di «riprendere in mano la situazione e tutelare i cittadini».
La replica di Valenzano Rossi: «Tantissimi i reclami per quella che è stata una totale mancanza di rispetto ed educazione. Ma la Polizia c'era. Ha monitorato la situazione nel rispetto del principio della proporzionalità»
LUGANO - «Mi dispiace ma non possiamo intervenire». È questa la risposta che alcuni luganesi avrebbero ricevuto contattando la Polizia, nella tarda serata di ieri, a causa dell’ennesima manifestazione non autorizzata a Lugano.
Una risposta che ha fatto storcere il naso al gruppo della Lega di Lugano. «Ci chiediamo se il Municipio abbia davvero intenzione di riprendere in mano la situazione e se sia giusto tollerare questi comportamenti - si legge infatti in una presa di posizione inviata alla nostra redazione -. I cittadini vanno tutelati e non possono essere lasciati in balia di abusivi rave notturni organizzati dai soliti noti». «L’offerta di attività giovanili, sia pubblica che privata, è consistente e pur comprendendo la situazione attuale le strade non sono il luogo adatto per ballare e festeggiare. Le regole ci sono e valgono per tutti. È ora di farle rispettare!», conclude il gruppo di via Monte Boglia.
«Opinione personale e non del Municipio o della Polizia» - La risposta riportata dai luganesi infastiditi, in effetti, lascia perplessa anche la municipale Karin Valenzano Rossi, capo Dicastero sicurezza e spazi urbani. «Convengo con i cittadini che una risposta del genere sia del tutto fuori luogo e, ritengo, frutto dell’opinione personale di chi ha risposto e non dettata dalla linea del Municipio o della Polizia della Città di Lugano».
I fatti, d'altronde, dimostrerebbero una realtà diversa: «Confermo che sia la polizia comunale sia quella cantonale hanno ricevuto parecchi reclami. Tanti, oltre 40. La polizia - prosegue la Municipale - ha monitorato lo svolgimento della manifestazione, come al solito non autorizzata, fin dal pomeriggio. Il Municipio per questo tipo di situazioni ha dato una linea chiara e coerente con i principi legali vigenti, invitando a far rispettare l’ordine pubblico in caso di violazioni, nel rispetto del principio della proporzionalità. Cosa che viene messa in pratica».
«Questo tipo di situazioni sono molto spiacevoli - prosegue Valenzano Rossi -. Denotano l’ennesima espressione della totale mancanza di rispetto ed educazione nei confronti, non solo delle Autorità, ma soprattutto della cittadinanza, che il sabato notte e in una zona altamente residenziale ha tutto il diritto di riposare. E vuole farlo senza musica a tutto volume, con un centinaio di persone urlanti e schiamazzanti».
«Purtroppo - conclude - chi mette in atto queste manifestazioni, con pretesti diversi, finisce solo per infastidire i cittadini per bene, che così vengono sbeffeggiati. Lo stesso dicasi per gli esercizi pubblici e i locali, da sempre confrontati con la difficoltà di evitare schiamazzi e che poi si trovano con gente che si crede al di sopra di ogni regola. Si tratta perlopiù di provocazioni, che hanno quale scopo il montare casi mediatici e politici, polemizzando su presunti interventi di polizia sproporzionati. È ancora più triste se pensiamo che ciò accade in un momento storico tanto difficile».