A Lugano è partito un progetto pilota. Ma c'è un problema di privacy
BELLINZONA - Poliziotti dotati di microcamere, per immortalare infrazioni e reati ma anche il comportamento degli agenti. Fantascienza? In futuro, potrebbe essere una dotazione diffusa tra le forze dell'ordine ticinesi. Ma prima ci sono alcuni nodi legali da sciogliere.
La polizia cantonale e la Comunale di Lugano hanno avviato un progetto pilota, per testare l'utilizzo di speciali body-cam durante i pattugliamenti e gli interventi quotidiani. Le Polizie comunali potrebbero dotarsi dello strumento in futuro, ma sarà necessario un «adeguamento delle basi legali», rende noto il Dipartimento delle istituzioni in una nota.
Ad oggi, l'utilizzo delle microcamere «è consentito solo ed esclusivamente alla polizia cantonale». Il tema nei giorni scorsi è finito sul tavolo del Municipio di Lugano. Nel 2017 il Comune di Lugano aveva acquistato una "scorta" di bodycam, rimaste inutilizzate a causa - appunto - dell'inghippo legale. In un'interrogazione interpartitica Carlo Zoppi (Ps) e Urs Lüchinger (Plr) hanno sottolineato come in episodi recenti «la mancata ricostruzione dei fatti durante gli interventi ha dato adito a speculazioni e alimentato un dibattito polemico sterile».
Venerdì i rappresentanti delle Polizie comunali e della Cantonale si sono incontrati, nella ventunesima Conferenza cantonale sulla sicurezza, e hanno discusso l'argomento. Nella riunione, presente il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, si è parlato anche di digitalizzazione, e dell'integrazione tra i compiti delle varie polizie (progetto "Polizia ticinese"). In agenda la creazione di un sistema informatico condiviso, per la gestione comune delle informazioni e delle risorse.
Il progetto pilota sulle body-cam, lanciato in collaborazione dalla Polizia di Lugano e dalla Cantonale, dovrebbe dare presto i suoi risultati. E permettere di «valutare i benefici di un simile impiego» nonché di «affinare le procedure operative» scrive il Dipartimento. Le problematiche legali riguardano la privacy delle persone riprese. Altre città in Svizzera, come Berna e Zurigo, stanno portando avanti test simili.