Cerca e trova immobili
LUGANO

Prostitute nella casa vacanze: «Sono camuffate da turiste»

La chiusura degli appartamenti a luci rosse nei grandi comuni ha portato le ragazze a cercare altre soluzioni
fotolia
Prostitute nella casa vacanze: «Sono camuffate da turiste»
La chiusura degli appartamenti a luci rosse nei grandi comuni ha portato le ragazze a cercare altre soluzioni
LUGANO - Prenotano online, come visitatrici qualsiasi. Pochi giorni, e via. Scelgono appartamenti vista lago, in zone anche esclusive: via Aldesago, via Cortivo, via Vallorba a Lugano. Via Brione e via Esplanade a Minusio, per citare indirizzi attenz...

LUGANO - Prenotano online, come visitatrici qualsiasi. Pochi giorni, e via. Scelgono appartamenti vista lago, in zone anche esclusive: via Aldesago, via Cortivo, via Vallorba a Lugano. Via Brione e via Esplanade a Minusio, per citare indirizzi attenzionati di recente dalla polizia. Dopo il recente giro di vite sulle luci rosse nelle principali città ticinesi – da Lugano a Bellinzona, a Locarno – alle agenzie di affitti brevi capita «sempre più spesso» che si presentino delle turiste sexy dall'Italia o dall'Est Europa.

«Diversi casi nell'ultimo mese» - «Arrivano da sole, con valige e abiti normali, dicono di essere venute in Ticino in vacanza» spiega un affittacamere del Luganese che preferisce restare anonimo. «Si tratta di un fenomeno recente: nell'ultimo mese ci sono capitati diversi casi. A segnalarcele sono gli altri ospiti, quando vedono che nella stanza a fianco ci sono visitatori e rumori strani. Noi le mandiamo via e le mettiamo in una black-list, ma non possiamo prevemunirci più di tanto».

«Controlli in corso» - Anche alla Polizia comunale di Lugano non sono mancate le segnalazioni. «In un certo senso è un segnale positivo» afferma il direttore del Dicastero sicurezza Michele Bertini. «Significa che la nostra attività di repressione nelle zone residenziali, dove vivono i cittadini, ha avuto effetto e queste professioniste sono costrette a spostarsi altrove. Certo – aggiunge Bertini – nessuno vuole che in questo modo si danneggi il turismo: la polizia sta effettuando controlli e monitorando queste situazioni».

Malumore tra gli affittacamere - Anche perché a farne le spese, una volta di più, sono le casse cantonali. Le finte-turiste «non vengono notificate come lavoratrici del sesso al Cantone e non pagano le tasse previste» protestano alcuni affittacamere a luci rosse. «In questo modo si alimenta un mercato fuori da ogni regola».   

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE