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LUGANOProstitute nella casa vacanze: «Sono camuffate da turiste»

07.04.17 - 09:55
La chiusura degli appartamenti a luci rosse nei grandi comuni ha portato le ragazze a cercare altre soluzioni
fotolia
Prostitute nella casa vacanze: «Sono camuffate da turiste»
La chiusura degli appartamenti a luci rosse nei grandi comuni ha portato le ragazze a cercare altre soluzioni

LUGANO - Prenotano online, come visitatrici qualsiasi. Pochi giorni, e via. Scelgono appartamenti vista lago, in zone anche esclusive: via Aldesago, via Cortivo, via Vallorba a Lugano. Via Brione e via Esplanade a Minusio, per citare indirizzi attenzionati di recente dalla polizia. Dopo il recente giro di vite sulle luci rosse nelle principali città ticinesi – da Lugano a Bellinzona, a Locarno – alle agenzie di affitti brevi capita «sempre più spesso» che si presentino delle turiste sexy dall'Italia o dall'Est Europa.

«Diversi casi nell'ultimo mese» - «Arrivano da sole, con valige e abiti normali, dicono di essere venute in Ticino in vacanza» spiega un affittacamere del Luganese che preferisce restare anonimo. «Si tratta di un fenomeno recente: nell'ultimo mese ci sono capitati diversi casi. A segnalarcele sono gli altri ospiti, quando vedono che nella stanza a fianco ci sono visitatori e rumori strani. Noi le mandiamo via e le mettiamo in una black-list, ma non possiamo prevemunirci più di tanto».

«Controlli in corso» - Anche alla Polizia comunale di Lugano non sono mancate le segnalazioni. «In un certo senso è un segnale positivo» afferma il direttore del Dicastero sicurezza Michele Bertini. «Significa che la nostra attività di repressione nelle zone residenziali, dove vivono i cittadini, ha avuto effetto e queste professioniste sono costrette a spostarsi altrove. Certo – aggiunge Bertini – nessuno vuole che in questo modo si danneggi il turismo: la polizia sta effettuando controlli e monitorando queste situazioni».

Malumore tra gli affittacamere - Anche perché a farne le spese, una volta di più, sono le casse cantonali. Le finte-turiste «non vengono notificate come lavoratrici del sesso al Cantone e non pagano le tasse previste» protestano alcuni affittacamere a luci rosse. «In questo modo si alimenta un mercato fuori da ogni regola».   

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