La normativa anti-burqa ha provocato la cancellazione di diverse prenotazioni ancora prima di entrare in vigore. Albergatori preoccupati
LUGANO - Turisti arabi addio? Il tanto discusso divieto di dissimulare il volto in pubblico ha già provocata la cancellazione di diverse prenotazioni ancora prima di entrare in vigore. Quello che il settore turistico temeva, l'incubo di cui nessuno voleva parlare si sta quindi delineando, come conferma al Giornale del Popolo il presidente di Hotelleriesuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi. «Siamo preoccupati».
Il divieto che entrerà in vigore il primo luglio rischia di affossare un mercato in forte crescita. «Nel 2013 abbiamo registrato 32.000 pernottamenti, nel 2014 sono saliti a 40.000 per toccare quota 45.000 l'anno scorso». E non è solo il calo dei pernottamenti a preoccupare, ma pure i soldi che non verranno più spesi nel Cantone. «Ticino turismo ha calcolato che ogni pernottamento arabo genera una cifra d'affari di 430 franchi per persona al giorno. In totale sono quasi 19 milioni e mezzo di franchi».
Ma, come detto, molti arabi hanno preferito cancellare le prenotazioni fatte in alberghi ticinesi. «Negli ultimi giorni ne sono state cancellate diverse». E poi tira una frecciatina ai politici. «Il settore turistico è già in un periodo di crisi e invece di essere aiutato, questa misura rischia di penalizzarlo ulteriormente».