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Le autorità sostengono che sarebbe deceduta per malaria. L'appello degli amici: "Era in ottima salute e aveva ricevuto minacce di morte, vogliamo l'autopsia"
BELLINZONA – È stata trovata morta in Uganda, lo scorso lunedì. Una volontaria ticinese di 58 anni, partita qualche mese fa dal Bellinzonese, sarebbe deceduta per malaria. Almeno stando alle autorità federali. Gli amici tuttavia non ci stanno e lanciano l’appello: “Era in ottima salute, l’avevamo sentita di recente. Aveva ricevuto minacce di morte. E per questo non crediamo alla tesi della malaria. Vogliamo l’autopsia”.
Una donna dinamica, che si era lanciata in una nuova sfida. Recarsi in Africa per aiutare il prossimo. La 50enne bellinzonese si era recata in Uganda in inverno. Da allora aveva portato avanti diversi progetti umanitari. Di recente aveva pure aperto un negozio in un piccolo paese. Un piccolo chiosco che proprio qualche settimana fa era stato colpito da un rogo, da un incendio doloso. È proprio questo dato a inquietare gli amici: “Era stata minacciata, aveva dei nemici e ce lo aveva detto più volte. Non era ben vista da tutti. Temiamo che qualcuno le abbia fatto del male. Anche perché di salute stava bene, non ci aveva comunicato assolutamente nulla in merito, era in forma”.
