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MENDRISIO"Dal basso all'alto, da destra a sinistra", questo il colpo fatale

10.02.10 - 09:42
Il medico legale dott. Tavani ricostruisce il colpo fatale inferto a Samuele Giorgi
Tipress / Davide Agosta
"Dal basso all'alto, da destra a sinistra", questo il colpo fatale
Il medico legale dott. Tavani ricostruisce il colpo fatale inferto a Samuele Giorgi

MENDRISIO - "Soggetto giovane e robusto con segni di ferite da arma bianca". Nel suo intervento in aula il medico legale, dott. Mario Tavani, riassume la situazione che ha trovato quando ha esaminato il corpo esanime di Samuele Giorgi. "Si trattava di ferite da taglio e di punta".

"La morte è avvenuta in seguito ad lesione di punta e taglio trapassante il cuore. Si è trattata di una morte non immediata -spiega il perito-. Le altre lesioni, che si concentrano in particolare sulla parte sinistra del collo, nella regione della mandibola, non risultavano letali". In totale, spiega il perito, sono state riscontrate due ferite all'addome, due al braccio e da 5 a 7 al collo.

Zali interroga in seguito il medico legale in merito ai tagli riscontrati sul collo. "Tagli superficiali", ha spiegato il medico. "La lama del coltello è di dimensioni relativamente modeste, quale foza e quale tipo di colpo può provocare il risultato che c'è stato?" chiede il giudice Zali al perito.

"Il cuore è appena sotto il piano costale. Si avvicina più o meno alla parete toracica a dipendenza di come uno si pone, se ci si china in avanti la distanza da superare è minima. Per quanto riguarda l'intensità posso dire che il coltello ha inciso le ultime coste, che hanno necessariamente prodotto attrito. Per fare ciò ci vuole una violenza non straordinariamente importante, ma pur sempre abbastanza elevata. Mi sento di poter dire due cose: la prima è che nel corpo la lama è entrata interamente, la seconda cosa è che è  stato possibile individuare la fine del taglio (un segno caratteristico dei coltelli ad un solo lato tagliente). Ciò significa che, immaginando una normale impugnatura, il colpo sia stato sferrato dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra".

"Sicuramente furono tutte lesioni inferte con le due persone una di fronte l'altra e entrambi in piedi". "A quale distanza potevano trovarsi?" chiede Zali. "Quando due corpi sono avvinghiati e uno dei due ha in mano un coltello ci si dovrebbero aspettare lesioni da dietro o laterali. Secondo me c'era una certa distanza, sufficiente a sferrare un colpo nella parte anteriore", risponde il perito. Una risposta che diverge chiaramente dalle dichiarazioni date dall'imputato secondo il quale la ferita sarebbe stata involontaria e durante la collutazione corpo a corpo.

"Non è credibile l'ipotesi che Samuele Giorgi si sia buttato sul coltello" procurandosi così la ferita mortale. Una dinamica che non collima con la direzione dal basso verso l'alto e da destra verso sinista della ferita.

Saul Gabaglio

Foto d'apertura: Tipress / Davide Agosta

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