TICINOEcuadoregni soffocati nel furgone, Bertoli: "Qual è la situazione dei senza fissa dimora in Ticino?"

BELLINZONA - Con la tragica morte di due persone provenienti dalle Americhe soffocate dal monossido di carbonio a causa di un generatore a benzina utilizzato per ricaricare delle batterie di auto ritorna alla ribalta la situazione dei migranti in Europa. Sono molte le testate giornalistiche che hanno riportato la notizia della tragedia di ieri. La TSR sul suo sito online ha parlato di "dramma della immigrazione". Le due vittime, un uomo di 44 anni e una donna di 23 anni, provenivano dall'Ecuador, stato dell'America Latina affacciato sull'Oceano Pacifico dove il 57% dei bambini in età compresa tra uno e quattro anni soffre di denutrizione.

Manuele Bertoli, presidente del Partito Socialista e granconsigliere inoltra una interrogazione al Governo cantonale in cui si chiede quale sia il numero di persone che vivono in Ticino senza fissa dimora e in condizione di clandestinità. La questione dei senza fissa dimora interessa anche il nostro cantone e Bertoli ritiene che il Governo dovrebbe tenere conto di questa realtà. "Siano esse persone di passaggio, oppure persone che vengono da noi per un periodo limitato senza avere un alloggio - si legge nel preambolo -, oppure persone colpite da una decisione di non entrata in materia finite nella clandestinità a seguito delle nuove regole su stranieri e richiedenti l’asilo, si tratta comunque di uomini e donne che in un Paese civile dovrebbero poter dormire in un letto vero, soprattutto d’inverno".