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TURGOVIA«Il francese dev'essere ancora insegnato alle elementari»

07.10.16 - 15:56
Il governo turgoviese ha presentato oggi il messaggio che obbligherà il Gran Consiglio a esprimersi nuovamente sull'abolizione dell'insegnamento della lingua di Molière
«Il francese dev'essere ancora insegnato alle elementari»
Il governo turgoviese ha presentato oggi il messaggio che obbligherà il Gran Consiglio a esprimersi nuovamente sull'abolizione dell'insegnamento della lingua di Molière

FRAUENFELD - Il governo turgoviese ha presentato oggi il messaggio che obbligherà il Gran Consiglio a esprimersi nuovamente sull'abolizione dell'insegnamento del francese alle elementari. La responsabile del Dipartimento dell'educazione e della cultura Monika Knill (UDC) ha lasciato intendere la volontà dell'esecutivo di conservare anche prima della scuola media lo studio della lingua di Molière, mantenendo la situazione attuale.

Secondo il Consiglio di Stato, gli studi più recenti dimostrano infatti che l'apprendimento di due lingue non locali non comporta un sovraccarico eccessivo per gli alunni.

L'esecutivo aveva inizialmente elaborato una proposta che prevedeva lo spostamento dell'insegnamento del francese agli ultimi tre anni di scuola dell'obbligo. L'idea governativa aveva ricevuto numerose critiche.

Durante la consultazione, il progetto era stato fortemente messo in dubbio, in quanto conteneva, per la scuola media, un piano di studi con troppe lezioni settimanali ed era eccessivamente incentrato sulle lingue.

La notizia aveva inoltre alimentato il dibattito in Svizzera. Il consigliere federale Alain Berset in luglio aveva in effetti mandato in consultazione una nuova legge federale che obbligherebbe i Cantoni a inserire l'insegnamento di una seconda lingua "straniera" già dalle elementari.

Questa "intromissione" ieri è stata aspramente criticata dall'esecutivo turgoviese, che rivendica il principio della sovranità dei Cantoni in materia d'istruzione.

Se Turgovia abolisse il francese per i più giovani, diventerebbe il terzo Cantone a farlo con Uri e Appenzello Interno. Il parlamento cantonale dovrebbe esprimersi sul tema la prossima primavera.

 

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