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Rivalità familiari dietro la morte dell'uomo italiano, di origini kosovare, ucciso sabato davanti agli occhi dei figli
FRASSES - Si è trattato di una vera e propria esecuzione. Un omicidio preparato minuziosamente. Obiettivo eliminare S.E., 36 anni, cittadino kosovaro con passaporto italiano e attivo nel settore edile. L'uomo è stato freddato sabato notte a Frasses (canton Vaud), davanti al garage di casa, sotto gli occhi della moglie, una ragazza di 21 anni, e i quattro figli avuti dal matrimonio precedente. L'uomo aveva appena messo il piede fuori dall'auto quando due sconosciuti si sono avvicinati e gli hanno sparato. Nemmeno la presenza di quattro bambini e di una donna ha intimorito i due malviventi convinti più che mai a portare a termine il loro piano omicida. Dopo gli spari i due sicari sono fuggiti a piedi.
La vittima è un kosovaro diventato italiano a seguito di un matrimonio con una donna italiana. L'uomo era noto alla polizia. Stando a quanto scrive oggi 20minutes dietro all'omicidio ci sarebbe la mafia albanese. "Da diversi anni la sua famiglia ha un conflitto con un altro clan kosovaro" ha raccontato al gratuito romando un parente della vittima che è a conoscenza di altri delitti simili nel paese di origine dell'uomo. "Esecuzioni compiute per gelosia. È un circolo vizioso che non si arresta". Secondo il giornale il padre della vittima è stato ucciso allo stesso modo, mentre suo fratello sarebbe scampato per un pelo a un'esecuzione simile. "Ora che questa faida è arrivata fino in Svizzera, la situazione potrebbe degenerare" ha raccontato la fonte che ha preferito restare anonima, per paura di fare la stessa fine. Timore rafforzato dal fatto che i due malviventi hanno fatto perdere le proprie tracce.
Dal canto loro la polizia cantonale di Friburgo ha fatto sapere che la ricerca dei due uomini continua. Nessuna pista è esclusa: gli inquirenti prendono in considerazione sia la tesi del crimine passionale sia una possibile controversia di lavoro.
