Il tetto dello storico edificio è andato distrutto. I pompieri ginevrini sono ancora al lavoro per domare l'incendio.
GINEVRA - Un incendio scoppiato questa mattina all'alba ha completamente distrutto il tetto dell'ex cinema "Le Plaza" a Ginevra, vicino alla stazione Cornavin. I pompieri, confrontati con un intervento complicato, sono ancora all'opera.
L'allerta è giunta poco prima delle 05.30. Giunti sul posto, i pompieri hanno dovuto dapprima tagliare il rivestimento in rame per lottare contro le fiamme ed evitare che il fuoco si propagasse agli edifici vicini, ha indicato un portavoce dei pompieri ginevrini a Keystone-ATS. Poi hanno scaricato migliaia di litri d'acqua. L'operazione è stata definita molto tattica e tecnica.
In un primo momento, i pompieri camminavano sul tetto. Tuttavia, gli architetti li hanno messi in guardia sull'instabilità dell'edificio, visto che le arcate in alluminio che sostengono il tetto sono state rese fragili da lavori di ristrutturazione, oltre che dal rogo.
Allora è stato utilizzato un camion munito di una gru per assicurare i pompieri che portavano un'imbracatura durante l'intervento. A causa dell'intenso fumo dipanatosi, le strade intorno all'ex cinema sono state chiuse, come indicato dalla app Alertswiss dell'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP).
A fine pomeriggio, oltre 12 ore dopo l'inizio dell'intervento, l'incendio non era ancora stato domato, ma ciò dovrebbe essere fatto in serata. Il volo di un drone munito di telecamera termica ha rivelato che l'intero tetto è preda delle fiamme. L'incendio ha interessato solo la sala cinematografica e non gli altri edifici del complesso.
Realizzato dall'architetto ginevrino Marc-Joseph Saugey e inaugurato nel 1952, "Le Plaza" era, con i suoi 1250 posti, il più grande cinema di Ginevra e uno dei più grandi in Svizzera. Chiusa dal 2004, la sala era stata iscritta tra gli esempi architetturali pregiati degli anni 1950. Il Consiglio di Stato ci ha poi ripensato nel 2011.
Condannato alla distruzione, l'edificio era stato riacquistato dalla Fondazione Wilsdorf nel 2019, dopo una lunga battaglia condotta da un gruppo di cittadini per salvarlo. È tuttora in fase di ristrutturazione per diventare, dal 2025, un centro culturale cinematografico con la possibilità di accogliere manifestazioni pubbliche. L'ex proprietario dei luoghi progettava invece di raderlo al suolo e costruire al suo posto un centro commerciale.