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ZURIGOCaso Carlos, i terapeuti: "29'000 franchi al mese sono normali"

19.09.13 - 17:09
Ai servizi psichiatrici dell'università di Basilea il pluripregiudicato 17enne costava addirittura 42mila franchi
Foto Keystone Jan Geerk
Caso Carlos, i terapeuti: "29'000 franchi al mese sono normali"
Ai servizi psichiatrici dell'università di Basilea il pluripregiudicato 17enne costava addirittura 42mila franchi

ZURIGO - Fatturare 29'000 franchi al mese in un caso come quello di Carlos è perfettamente normale: lo affermano i responsabili della RiesenOggenfuss Sagl, società che da tre anni offre servizi per reintegrare nella società giovani difficili.

 

"Non vi è nulla da eccepire a questi costi", affermano i due soci dell'azienda, Rolf Riesen e Anna-Lisa Oggenfuss, in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. "La presa a carico di Carlos" - il pluripregiudicato 17enne al centro da alcune settimane di accese polemiche - "è molto impegnativa e interessa tutto l'arco della giornata", spiegano. In precedenza l'adolescente era stato dimesso dai servizi psichiatrici dell'università di Basilea, perché la situazione era diventata insostenibile: lì costava 42'000 franchi al mese, hanno precisato gli intervistati.

 

Per cercare di cambiare il giovane si tentano nuove vie, fra cui la box thailandese. Ma allenare una personalità violenta a uno sport del genere non è rischioso? "Può essere, ma il successo ci ha dato ragione", rispondono gli intervistati. In 13 mesi Carlos ha fatto "chiari progressi": non consumava più droga, non beveva alcol, mostrava interesse per le materie scolastiche e per la prima volta ha vissuto in una routine quotidiana normale. Merito soprattutto dell'allenatore Shemsi Beqiri e dei suoi tre fratelli: per la prima volta Carlos ha accettato un'autorità. Fra l'altro anche Beqiri è pregiudicato, cosa che peraltro la RiesenOggenfuss - che lo ha trovato cercando a caso su Google - non sapeva.

 

Riguardo ai costi, che hanno provocato un'enorme ondata di indignazione nell'opinione pubblica, i terapeuti fanno anche qualche precisazione. Ad esempio la "paghetta" da 1140 franchi al mese va scomposta in 160 franchi alla settimana per telefonino, vestiti e articoli di igiene, più 500 franchi al mese per i lavori di pulizia al centro fitness.

 

E l'ormai celebre deodorante Armani da 46,90 franchi? "Non conosciamo le circostanze precise. Ma naturalmente Carlo era esigente, a volte molto esigente", rispondono Riesen e Oggenfuss, aggiungendo che già giovani "normali" sanno essere ostinati, figurarsi quelli criminali. "Internamente Carlos da noi aveva il soprannome 'Aber Sie' ('Ma lei'): era il modo con cui cominciava le frase per nuove pretese. Voleva molto. Ma naturalmente il nostro compito era di contrapporci e di dire di no."

 

"Forse - proseguono i due intervistanti - qualcuno gli ha una volta regalato un deodorante Armani per il compleanno, per scherzo, forse anche una copia a buon mercato, non lo sappiamo di preciso. Quello di cui siamo invece sicuri è che queste informazioni, come quelle relative alla carne di manzo (che Carlos a quanto pare esigeva nel piatto, ndr), si basano su fonti dubbie". Ora il Carlos è tornato in prigione: "siamo molto preoccupati per lui", concludono Riesen e Oggenfuss.

 

Carlos ha iniziato ad occupare la giustizia a partire dai 9 anni d'età. Sono ormai innumerevoli i fascicoli aperti nei suoi confronti, per violenze, rapine, minacce, possesso illegale di armi e consumo di stupefacenti. L'episodio più grave risale a due anni fa, quando l'adolescente inferse quattro coltellate alla schiena a un altro giovane.

 

Ats

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