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ZURIGOSul caso Carlos vuole vederci chiaro anche il Consiglio federale

01.09.13 - 12:54
Il 18enne con precedenti per aver accoltellato un giovane, è sottoposto a una terapia da 29mila franchi mensili. Pagata dallo Stato
Foto screenshot srf / 20 Minuten
Sul caso Carlos vuole vederci chiaro anche il Consiglio federale
Il 18enne con precedenti per aver accoltellato un giovane, è sottoposto a una terapia da 29mila franchi mensili. Pagata dallo Stato

ZURIGO - Ha suscitato indignazione e molti interrogativi il caso del 18enne Carlos per il quale, vista la sua indole violenta e i suoi precedenti (Furto, violenze, minacce, porto d'arma abusivo, consumo di droga), è stata ordinata dalla giustizia zurighese una terapia speciale dal costo di 29mila franchi mensili.

Un'assistente sociale che conosce il caso di Carlos ha raccontato che il giovane "è gestibile soltanto attraverso il denaro". "Sul suo piatto sempre carne di manzo o pesce, indumenti di marca e i migliori deodoranti" avrebbe raccontato l'assistente sociale. Carlos, dalla spiccata personalità narcisistica, avrebbe acquistato un deodorante Armani dal costo di 46,90 franchi.

Qualche giorno fa è stato il Consiglio di Stato zurighese a rivolgersi al Tribunale dei minorenni per chiedere informazioni dettagliate sul caso del giovane accoltellatore. Documenti che anche la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha intenzione di visionare per verificare se il caso è in regole ed è conforme alla legge. In tutti i casi il ministro della giustizia poco può fare per intervenire direttamente sul caso visto che sono i cantoni ad avere la competenza su eventuali di tipo penale.

S.B., l'allenatore di boxe thailandese conosce bene Carlos. Il 27enne, dieci volte campione del mondo, ha precedenti penali per lesioni corporali ed ha raccontato alla Sonntagsblick come è nata l'amicizia con Carlos e del giorno in cui è stato arrestato per avere ferito un uomo. "Allora sono stato aggredito da una persona del mio giro. Sapevo che l'aggressore aveva l'Aids e nel difendermi ho usato un po' troppa violenza". Nel giugno del 2012 Carlos è andato a trovare in carcere S.B., che è diventato poi il suo allenatore di boxe thailandese: "Mi sono subito reso conto che dietro a quell'espressione del volto scura e chiusa si nascondeva un giovane di valore". Un incontro dal quale è nata un'amicizia: "Ha fiducia in me" ha raccontato S.B., che ha aggiunto: "Carlos oggi è molto più tranquillo, felice e capace di gestire le situazioni di conflitto".

Carlos ha dichiarato di non volere seguire un apprendistato perché altrimenti non avrebbe tempo sufficiente per gli allenamenti di boxe thailandese.

Parole queste che non lasciano indifferente A.Y., la vittima di Carlos, che tre anni fa, il 14 giugno 2011, fu accoltellato alle spalle dal giovane di origini brasiliane. A.Y., ragazzo di origine turche, a tre anni di distanza da quell'episodio di violenza si porta dietro ancora oggi le conseguenze di quelle ferite d'arma da taglio. Per A.Y. fa male sapere che, mentre Carlos vive in un appartamento di 4 locali e mezzo pagato dallo Stato e assistito 24 ore su 24 da un'équipe formata da dieci persone, lui, vittima dell'aggressione, è stato indennizzato con 3.500 franchi.

Una ingiustizia per la consigliera nazionale di Winterthur Chantal Galladé (PS). Nella sessione autunnale delle camere proporrà un intervento per migliorare la legge sulle vittime di violenza. "Chiedo che alle vittime di violenza venga riconosciuto un indennizzo più cospicuo" ha dichiarato Galladé alla Sonntagszeitung.

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