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SVIZZERA"Svizzeri freddi, è difficile farsi un amico da voi"

02.04.13 - 12:01
Sempre più immigrati tedeschi in Svizzera, ma aumenta anche il numero di quelli che tornano a casa: "Ci sentiamo soli"
Foto d'archivio (Keystone)
"Svizzeri freddi, è difficile farsi un amico da voi"
Sempre più immigrati tedeschi in Svizzera, ma aumenta anche il numero di quelli che tornano a casa: "Ci sentiamo soli"

ZURIGO - Città a misura d'uomo, paesaggi suggestivi, montagne fantastiche e una lingua in comune: i tedeschi amano la Svizzera. Da noi ne arrivano a decine di migliaia ogni anno per costruirsi una vita. Il loro numero è raddoppiato negli ultimi dieci anni. Con 27.000 arrivi nel 2012, i tedeschi rappresentano la comunità straniera più numerosa in Svizzera. Dal 1688 c'è un'espressione tedesca per indicare la nostaglia dei tedeschi immigrati nel nostro paese che provano nei confronti della loro patria: "la malattia svizzera".

Come scrive oggi il Tages-Anzeiger, a soffrire di questo malessere sarebbero in molti. Questo lo si desume dal fatto che i tedeschi rappresentano la comunità straniera che più delle altre lascia il nostro paese. Quasi 16.000 cittadini della Repubblica Federale hanno lasciato la Svizzera e sono tornati in Germania. Lo riferisce il "Landbote" nella sua edizione odierna.

L'emigrazione tedesca è continuata a salire, seppur leggermente, anche nel 2012. I motivi di questo ritorno a casa li conosce bene Matthias Estermann, presidente dell'Associazione dei tedeschi in Svizzera. Come ha spiegato Estermann a molti tedeschi risulta molto difficile ambientarsi alla realtà svizzera. Si sentono soli ed isolati e hanno nostalgia degli amici e della loro patria. Un tedesco che abita in Svizzera tedesca ha raccontato di un'atmosfera fredda sul posto di lavoro e di una accentuata riservatezza dei colleghi di lavoro. Lavoro che in Svizzera risulta troppo faticoso per avere poi le forze, alla sera, di uscire per conoscere qualcuno. 

La ragione principale del ritorno a casa dei tedeschi è la solitudine. Un terzo dei tedeschi immigrati in Svizzera che ritorna in patria, dopo aver trascorso circa dopo 18 mesi della propria esistenza nel nostro paese, lo fa proprio a causa di quel male interiore che affligge l'anima. Estermann spiega che in Svizzera è "piuttosto difficile" farsi degli amici".

In Germania c'è chi ha già pensato di venire incontro a quei tedeschi in Svizzera che soffrono di questa sorta di struggimento. Una catena di cliniche tedesche ha pubblicato un annuncio sulla Neue Züricher Zeitung con uno slogan che riprende una celebre poesia del poeta tedesco esiliato Heinrich Heine: "Pensi alla Germania di notte?". E la risposta: "Voi cercate la patria. Noi cerchiamo voi". Responsabile di questo annuncio pubblicitario è Lisa Sophia Friedrich-Schmieder, della fondazione di ricerca della clinica che ha pubblicato l'inserzione. L'idea le è venuta dopo essere stata ad una festa in cui erano presenti diversi medici, che le avevano parlato della nostalgia dei tedeschi in Svizzera. Una clinica che, in definitiva, accoglie molto volentieri quei tedeschi tristi reduci dalla Svizzera che hanno bisogno di aiuto e sostegno. 

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