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BASILEA CAMPAGNADiocesi di Basilea, 183 segnalazioni di abusi in 13 anni

05.03.24 - 13:43
Dieci i cantoni sotto la sua giurisdizione: con un milione di fedeli è la più grande in Svizzera. Le vittime sono tutte minorenni.
Foto Deposit
Fonte ATS
Diocesi di Basilea, 183 segnalazioni di abusi in 13 anni
Dieci i cantoni sotto la sua giurisdizione: con un milione di fedeli è la più grande in Svizzera. Le vittime sono tutte minorenni.

LIESTAL - La diocesi di Basilea ha ricevuto 183 segnalazioni riguardanti episodi di violenza sessuale durante il mandato del vescovo Felix Gmür. La metà di queste sono state ricevute dal settembre 2023, in seguito allo studio condotto da storici dell'Università di Zurigo (UZH).

Per i 13 anni di mandato del vescovo Felix Gmür, sono state segnalate 92 aggressioni dal settembre 2023, ha annunciato oggi la diocesi di Basilea in un comunicato. In alcuni casi sono state inoltrate richieste di informazioni su un incidente già segnalato in precedenza.

L'87% delle segnalazioni riguardava reati commessi nel periodo fino alla fine del 2010, il 13% dall'inizio del 2011 a oggi. Negli ultimi 20 anni il numero di casi riportati è diminuito in modo significativo, continua la nota, questo rivela l'efficacia dell'intenso lavoro di prevenzione degli ultimi anni.

Per ascoltare direttamente le persone colpite, il 28 febbraio si è svolto uno scambio tra la diocesi e le associazioni IG-M!kU e Gruppo SAPEC, che tutelano le vittime di abusi in ambito ecclesiastico.

Bambini vittime e uomini carnefici -Delle 92 segnalazioni di cui sopra, 58 riguardavano presunti reati sessuali con bambini, 56 dei quali si erano già verificati nel secolo scorso. In venti episodi si è verificato il contatto con parti del corpo nude o vestite, in undici sono stati proferiti commenti e gesti a sfondo sessuale e in cinque sono avvenuti rapporti orali/anali o sessuali. A farne le spese sono stati soprattutto ragazzi e bambini di età inferiore ai 18 anni, mentre la maggior parte dei presunti autori è costituita da maschi adulti.

32 persone accusate lavoravano come chierici secolari o diaconi al momento del presunto reato, 13 appartenevano a un ordine religioso. Le altre ricoprivano un'altra funzione diversa o erano sconosciute. Delle 92 denunce, 78 non potevano più essere perseguite a causa della prescrizione. Più della metà degli accusati erano già deceduti al momento della denuncia, ha chiosato la diocesi.

In relazione a 29 delle 91 denunce ricevute prima del settembre 2023, le vittime hanno già ricevuto un'indennità per torto morale. I casi più recenti sono al momento al vaglio della "Commissione per l'indennizzo delle vittime di abusi sessuali commessi in ambito ecclesiale e prescritti", nominata dalla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) e dall'Unione dei Superiori Maggiori religiosi della Svizzera (VOS'USM).

In seguito alla pubblicazione dello studio pilota, commissionato all'UZH da tre organismi cattolici, tra cui la Conferenza dei vescovi svizzeri, sono stati presi contatti con le parrocchie che potevano essere identificate attraverso le segnalazioni dei casi, scrive la diocesi basilese.

Dieci cantoni (Argovia, Berna, Basilea Campagna, Basilea Città, Jura, Lucerna, Turgovia, Sciaffusa, Soletta, Zurigo) sono sotto la giurisdizione di quest'ultima che, con circa un milione di fedeli, è la più grande in Svizzera.

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