L'associazione viene criticata per mancanza di trasparenza ed elevati rimborsi spesi dei suoi responsabili
BERNA - L'ente di certificazione per le organizzazioni no profit (Zewo) sconsiglia di fare donazioni alla Protezione svizzera degli animali (PSA), con sede a Basilea. L'organizzazione, che interpellata non ha voluto rilasciare commenti, viene criticata per la mancanza di trasparenza e gli elevati rimborsi spese dei suoi responsabili. L'associazione animalista giudica le critiche incomprensibili.
La PSA (in tedesco Schweizer Tierschutz (STS), ndr) non dispone di un sistema di controllo interno delle fatture o di processi di approvazione nel settore immobiliare, ha dichiarato oggi la direttrice di Zewo Martina Ziegerer ai giornali di CH-Media.
La responsabile dell'ente di certificazione critica inoltre i rimborsi spese per i membri del comitato direttivo della PSA e l'accumulo di potere da parte della presidente Nicole Ruch.
La PSA è da due anni al centro di lotte di potere e accuse di nepotismo. Stando agli articoli di stampa, lo scorso settembre il comitato direttivo dell'organizzazione ha sospeso dall'organo la consigliera nazionale Martina Munz (PS/SH) e l'ingegnere agronomo Michel Roux, rimproverando loro di aver ripetutamente violato i principi di lealtà e collegialità.
«C'è troppa poca trasparenza. Le accuse mosse dai media rappresentano una massiccia violazione degli standard di Zewo», ha dichiarato oggi Ziegerer, interrogata da Keystone-ATS. Comunque, la PSA non è una delle organizzazioni senza scopo di lucro certificate da Zewo.
L'organizzazione animalista prende atto delle critiche, ma non le comprende, indica una presa di posizione scritta rivolta a Keystone-ATS questo pomeriggio. Sotto la nuova presidenza, la PSA è in fase di riforma. A partire dal 2024 saranno introdotti conti annuali moderni e dettagliati, che includeranno un processo di elaborazione del bilancio e un sistema di controllo interno. Il Comitato centrale valuterà se chiedere in futuro una certificazione a Zewo.