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SVIZZERA«La Svizzera resti neutrale e ben lontana dalla NATO»

07.09.23 - 15:41
L'ex generale tedesco Harald Kujat si è espresso anche sulla guerra in Ucraina: «Nessuno può vincerla, si rischia una pericolosa escalation»
Imago
Fonte ats
«La Svizzera resti neutrale e ben lontana dalla NATO»
L'ex generale tedesco Harald Kujat si è espresso anche sulla guerra in Ucraina: «Nessuno può vincerla, si rischia una pericolosa escalation»

BERNA - La Svizzera dovrebbe rimanere neutrale e lontano dalla NATO: è l'opinione del generale tedesco a quattro stelle Harald Kujat, ex presidente del comitato militare della stessa NATO ed ex ispettore generale della Bundeswehr, massima autorità militare in Germania. Che aggiunge: nessuno può vincere la guerra in Ucraina, si rischia una pericolosa escalation.

«La Confederazione ha ottenuto la sua sicurezza grazie alla neutralità e ora dovrebbe difendere questo status con le unghie e con i denti», afferma l'ufficiale in pensione in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Se dovesse partecipare al Patto Atlantico si applicherebbe il vecchio motto "mitgefangen, mitgehangen"», letteralmente: catturato insieme, impiccato insieme, cioè bisogna sopportare le stesse conseguenze negative dei sodali.

«In tal modo la Svizzera sarebbe parte nell'attuale conflitto: e questa è una situazione che può diventare molto scomoda, lo dico anche come ex presidente del comitato militare della NATO» (dal 2002 al 2005), sottolinea l'alto graduato.

Secondo Kujat nessuno può vincere la guerra attualmente in corso in Ucraina. «Né la Russia, né gli Stati Uniti e certamente non l'Ucraina. La Russia voleva impedire l'allargamento della NATO: ora deve assistere all'ingresso di Finlandia e Svezia nel Patto Atlantico. Gli Stati Uniti volevano indebolire la Russia: ma la Russia è pienamente in grado di agire, la sua economia si sta sviluppando meglio di quella tedesca. L'Ucraina vuole entrare nella Nato e cacciare le truppe russe dal suo territorio: neanche questo funzionerà».

«Le forze armate russe puntano a decimare l'esercito ucraino, nel senso di Clausewitz, rendendo gli avversari inermi», spiega l'82enne il cui padre è caduto quale soldato della Wehrmacht durante la Seconda Guerra mondiale. «E questo è esattamente ciò che sta accadendo ora. L'Ucraina ha subito enormi perdite nell'offensiva, perdite di effettivi, e l'Occidente crede ancora di poter compensare le perdite di soldati fornendo armi. Questo è un errore fondamentale. La vittoria e la sconfitta non sono decise dalle armi, ma dai militi che le utilizzano».

«Tutte le armi consegnate finora erano presentate come in grado dare una svolta al conflitto: i carri armati, gli obici. Ora si suppone che lo siano gli aerei F-16», osserva Kujat. «Ovviamente, questi velivoli rafforzerebbero il potere di combattimento degli ucraini, soprattutto perché i russi hanno la superiorità aerea e sfruttano anche questo vantaggio. Utilizzano elicotteri d'attacco, che sono un'arma efficace contro i carri armati e la fanteria meccanizzata. Gli F-16 sarebbero quindi un rinforzo per la difesa aerea ucraina. Ma anche con essi, rimarrebbe estremamente difficile penetrare nello spazio aereo russo. La difesa aerea integrata russa, con il suo sistema di difesa all'avanguardia S-400, è molto efficace. All'Occidente non piacerebbe se gli F-16 cadessero continuamente dal cielo».

In Germania intanto si sta discutendo della fornitura di missili da crociera Taurus.«Ha sistemi di navigazione multipli, un forte potere di penetrazione ed è difficile da combattere. Questi sarebbero i primi sistemi d'arma tedeschi a essere dispiegati sul suolo russo dal 1945. Sarebbe un'escalation enorme. L'Ucraina ha già attaccato la base Engels vicino a Saratov il 26 dicembre 2022. Si tratta di un aeroporto strategico per le forze armate russe, importante per il dispiegamento di armi nucleari. Con Taurus, gli ucraini sarebbero in grado di effettuare regolarmente tali attacchi. Ciò provocherebbe una reazione massiccia da parte della Russia».

«L'esistenza dello stato e del popolo russo non deve essere messa a rischio», mette in guardia Kujat. «Altrimenti, la dottrina russa giustificherà l'uso di armi nucleari. E queste non saranno dirette contro le forze ucraine, come credono molti esperti, ma contro obiettivi strategici in Europa».

Se nessuno può vincere la guerra - chiede il giornalista della Weltwoche - come evolveranno le cose nei prossimi mesi? «Penso che la Russia cercherà di contrattaccare non appena le forze ucraine saranno adeguatamente indebolite», risponde l'intervistato. «Hanno già iniziato a farlo, nel nord del fronte e vicino a Lyman. Stanno guadagnando terreno in modo significativo. L'obiettivo è presumibilmente quello di conquistare completamente le quattro aree che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato territorio russo il 30 settembre 2022. Penso che sia abbastanza probabile che Putin dica che l'obiettivo dell'operazione militare speciale è stato raggiunto».

«I capi di governo occidentali si troverebbero allora nella spiacevole situazione di dover decidere come procedere in questo conflitto», prosegue il generale. «L'Ucraina può subire una sconfitta militare dopo tutto il sostegno dell'Occidente? O si dirà che le armi devono essere seguite dai soldati? Questa situazione deve essere evitata a tutti i costi: e va fatto ora, non quando si presenterà. In tal caso ci troveremmo in un vicolo cieco».

«In Occidente oggi si dice che l'Ucraina deve essere messa militarmente in condizione di dettare le proprie richieste ai russi nei negoziati. Questo è il discorso ufficiale di questa guerra dell'informazione. I due professori Peter Brandt e Hajo Funke, Horst Teltschik - ex consigliere del cancelliere Helmut Kohl - e io abbiamo elaborato una proposta. In breve, essa prevede tre fasi: cessate il fuoco, negoziati, zona demilitarizzata. Questa terza fase in particolare è importante perché sono convinto che ci potrà essere un ordine di pace stabile in Europa solo se la Russia e l'Ucraina avranno un posto nell'architettura di sicurezza».

«Se si prosegue questa guerra perché non si vuole negoziare con la Russia allora si accettano altre centinaia di migliaia di morti e la distruzione del paese. Per cosa? Per un principio», si rammarica il generale in pensione. «Cosa è moralmente superiore: punire un aggressore o porre fine alle sofferenze del popolo ucraino? Inoltre, la questione riguarda soprattutto il Donbass. Prima della guerra, lì vivevano soprattutto ucraini di lingua russa, compresi quelli che si definivano russi. L'Ucraina vuole riconquistare quest'area. Non perché la gente che ci vive lo voglia, ma perché lo impone un principio», conclude Kujat.

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COMMENTI
 

leobm 1 anno fa su tio
Et voilà, un ufficiale che racconta la verità a una parte di nostri politici. Ma ciò che più conta è il fatto che questa maledetta guerra non la vincerà nessuno e la perderanno tutti. E con tutti intendo aggressore ma malauguratamente anche chi è stato aggredito. Non parliamo poi del mangiafuoco che sta dietro a questa tragedia con tutte le marionette che manipola.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Articolo che TIO si è ben guardato di mettere sotto rubrica „guerra in Ucraina“. Ma capisco, in fondo 3 paragrafi su 12 parlano di Svizzera, il resto della guerra in Ucraina. Mi immagino già che sforzo in redazione ad accettare di pubblicare un tale articolo, che da una lettura un po‘ diversa del conflitto.

Gentlemen 1 anno fa su tio
Ecco una di quelle notizie che non troverà mai spazio sul TG di quella televisione a cui siamo obbligati a versare il canone. Vergogna !!! Tutti quindi a votare a favore dell'iniziativa per abbassare questa estorsione legalizzata. Il generale in questione ha perfettamente ragione su tutto quanto dice. Stiamo fuori da UE e NATO.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Gentlemen
Invece l'ho trovata anche sul sito della SRG, con questa didascalia: "Non ci resta che dargli ragione e augurarvi una buona lettura."

Spartan555 1 anno fa su tio
Tutto esatto. Questo generale ha completamente ragione. Si dovrebbe agire ORA per evitare una escalation che prima o poi avverrebbe e dalla quale molto probabilmente non si salverebbe nessuno.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Finalmente qualcuno che capisce qualcosa. Mettiamolo in CF al posto del Cassis (previa naturalizzazione istantanea)

Dan1962 1 anno fa su tio
Sono d’accordo restiamo neutrali

nNano 1 anno fa su tio
Questo signore non fa altro che confermare tutto gli sforzi dell'UDC. Speriamo che si aggiunga un punto al credo UDC

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Molto ragionevole seppur su alcuni punti discutibile, ma sostanzialmente lettura bilanciata.

cama70 1 anno fa su tio
credo sia la prima opinione condivisibile su questa guerra. Sono mesi che scrivo che Putin questa guerra non la può perdere e se non si trova un' intesa con loro finirà male per tutti.......ma ho l' impressione che tra Russi e guerrafondai della Nato facciano di tutto per non trovare una soluzione
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