Si moltiplicano le campagne che invocano concetti di sensibilizzazione.
I giovani Udc mettono in guardia dai «pericolosi paternalismi»
ZURIGO - Vivere insieme in una società comporta una serie di sfide. Sebbene sia aumentata la consapevolezza dell'esistenza di persone di etnie diverse o differenti orientamenti sessuali, il razzismo, l'omofobia e la discriminazione sono ancora presenti.
Soprattutto nel mondo della vita notturna sembrano in aumento gli episodi di omofobia e discriminazione. Il basilese Nicola Giordani e il suo "Schöni team" vogliono intervenire contro questa deriva. Da qui l'idea: elaborare un concetto di sensibilizzazione con lo scopo d'incoraggiare le persone a non attaccare l'altro a causa di opinioni o caratteristiche differenti dalle proprie.
La «consapevolezza» che genera benessere - «Tramite la stesura di un "concetto di consapevolezza", abbiamo stabilito le regole per un bel luogo in cui trovarsi. È importante che tutti si sentano a proprio agio», afferma Giordani. Lui e il suo team hanno ricevuto molti feedback positivi sugli eventi organizzati. «Nelle nostre feste la gente si sente a proprio agio», spiega.
«Sì alla convivenza consapevole» - Per Alexander Bücheli, portavoce della Commissione Bar & Club di Zurigo, la violenza, compresa la violenza sessuale, è un fenomeno sociale su cui occorre chinarsi. «Vi sono confini chiari oltre i quali esiste la violenza verbale o fisica, bisogna però identificare tutti i bisogni delle persone in modo che ricevano il supporto necessario senza che debbano di volta in volta preoccuparsi», aggiunge Bücheli. Secondo il portavoce, la sensibilizzazione è un processo continuo e l'associazione «seguirà ad occuparsi di questo tema e ad offrire formazione».
L'appello ai club - Anche tra i Giovani Socialisti, il fenomeno della discriminazione è da combattere. Secondo il presidente di Juso, Nicolas Siegrist, l'obiettivo principale è creare consapevolezza per un'interazione rispettosa. «Servono locali più sicuri, che adottano un concetto di consapevolezza e personale formato. In futuro, tutti gli operatori dei club dovrebbero essere educati in questo senso».
«No ai paternalismi» - Di diverso avviso David Trachsel, presidente dei giovani Udc: «Dobbiamo garantire che la legge e l'ordine si applichino e che non ci siano vuoti legali dove, ad esempio, si verifica la violenza e si fa commercio di droga». Inoltre, secondo Trachsel dovrebbero essere sempre mantenuti i valori tipici svizzeri come la decenza e il rispetto, anche quando si fa serata.
«I paternalistici concetti di consapevolezza, che inventano gruppi di vittime per poi dire alle persone cosa pensare, dire e fare, non sono solo sbagliati, ma pericolosi».