La società di telecomunicazioni lancia un progetto pilota nella Svizzera tedesca: «Vogliamo concentrarci sulle persone».
Basta lettere di motivazioni. Basta dossier. Tutti i candidati dovranno affrontare un colloquio video con cinque domande per le quali avranno sessanta secondi per prepararsi. Poi i prescelti verranno invitati a un pomeriggio di reclutamento.
BERNA - Essere scelti per un apprendistato senza presentare un dossier, né una lettera di motivazione, né tanto meno la pagella scolastica. È il totale cambio di schema e paradigma che Swisscom intende proporre da agosto nel progetto pilota "Mensch vor Dossier" (persone prima che dossier, ndr) che inizialmente coinvolgerà solo la Svizzera tedesca. «Le note, in fondo, non sono così significative», precisa Marc Marthaler, responsabile della formazione degli apprendisti della principale società di telecomunicazioni elvetica.
Secondo lui i voti sarebbero infatti influenzati da svariati fattori e varierebbero a dipendenza del cantone, del comune, della scuola e dell'insegnante. «Non è una questione di sfiducia nei confronti del mondo scolastico, ma le note non mostrano quello che spinge veramente un giovane. Per questo vogliamo concentrarci di più sulle persone e sulle loro competenze».
Il cambio del metodo di ricerca è dovuto anche all'enorme richiesta. «Riceviamo circa 8'000 domande per 250 posti d'apprendistato». Un dato incoraggiante, ammette, ma che richiede «tantissimo tempo» per la selezione. E quindi che fare per snellire questo processo? L'idea di Swisscom è semplice. I candidati, dopo aver inserito i loro dati personali, ricevono un link che li conduce a un colloquio video con cinque domande per le quali avranno sessanta secondi per prepararsi. «Questi colloqui - sottolinea Marthaler - saranno poi osservati da almeno due esperti che decideranno chi invitare ai pomeriggi di reclutamento a Berna, Olten e Zurigo». Qui i candidati verranno ancora messi alla prova nel loro campo, prima di ricevere un'offerta di apprendistato.
Il fatto di non più considerare i voti scolastici un fattore, non potrebbe essere controproducente? «È un rischio che non possiamo escludere a priori», conclude Marthaler.
Altre aziende potrebbero seguire
«Da tempo i voti scolastici lasciano il tempo che trovano nelle aziende», afferma l'esperto di selezione del personale Matthias Mölleney. «Ci sono solo tre modi per gestire la selezione nel caso di Swisscom: alzare l'asticella per candidarsi, potenziare chi si occupa di risorse umane o rendere più efficiente il processo di candidatura. A quanto pare, Swisscom ha optato per quest'ultima opzione».
Un modello di candidatura che secondo l'esperto potrebbe essere copiato da altre aziende, ma che ha uno svantaggio. «Gli introversi - spiega - potrebbero decidere di non candidarsi in quanto un'intervista video è spesso difficile per loro».