A rilevarlo è l'annuale barometro del lavoro di Travail.Suisse.
In tutti i campi analizzati nel 2021 le donne sono risultate nettamente meno soddisfatte degli uomini. Nel 2017 questo accadeva solo nella categoria "stress".
BERNA - La pandemia di coronavirus ha accentuato le disparità fra i sessi in ambito lavorativo, secondo quanto emerge dall'annuale barometro del lavoro pubblicato oggi da Travail.Suisse.
In tutti i campi analizzati nel 2021 le donne sono risultate nettamente meno soddisfatte degli uomini, si legge in un comunicato dell'organizzazione che accompagna l'indagine. Nel 2017 questo accadeva solo nella categoria "stress".
Gli uomini sembrano invece aver reagito meglio ai cambiamenti portati dal coronavirus, come ad esempio il lavoro da casa o le necessarie misure sanitarie.
Un quinto delle persone intervistate - in totale ne sono state sentite circa 1500 fra i 16 e i 64 anni - ha poi dichiarato di avere la percezione che per le donne è più difficile fare carriera e accedere alle posizioni di comando. Più in generale, la pandemia sembra aver accentuato le differenze di genere già esistenti, sottolinea Travail.Suisse.
Troppo stanchi la sera - Per quel che riguarda il binomio lavoro/vita privata, tre quarti degli intervistati ha affermato di riuscire a coniugare bene le due cose, ma un terzo ha comunque detto di arrivare sovente troppo stanco la sera per potersi occupare di faccende private.
Quest'ultimo problema si evidenzia soprattutto nelle economie domestiche con bambini o in quelle dove è necessario prendersi cura di un parente. In questo senso, emerge ancora l'assenza di una struttura adeguata per la cura dei più piccoli e per il sostegno nell'accudire persone bisognose.
Lo stress è dal canto suo giunto a un livello che viene definito preoccupante. Quasi il 45% dei lavoratori si sente spesso stressato. Secondo Travail.Suisse è segno che i datori di lavoro devono diminuire l'intensità dei compiti richiesti, in modo da preservare la salute dei dipendenti.
Lavoro più apprezzato - In generale, in quasi tutti i settori presi in considerazione le condizioni di lavoro sono state comunque più apprezzate rispetto al passato. L'organizzazione indipendente dei lavoratori invita comunque a non farsi ingannare: l'indagine è stata infatti svolta nel giugno di quest'anno, quando si era in pieno alleggerimento delle misure anti-Covid.
Una delle conseguenze del coronavirus, secondo Travail.Suisse, sembra anche essere la diminuzione di un vizio tipicamente svizzero: recarsi malati al lavoro. Bisogna però ancora valutare se si tratta di un cambiamento duraturo o solamente temporaneo.
Per quanto riguarda il telelavoro, l'organizzazione chiede invece chiare regolamentazioni.