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SVIZZERADopo l'intervista a 20 Minuti, Credit Suisse vuole chiudere il conto di Ai Weiwei

08.09.21 - 13:39
L'intervista critica nei confronti del nostro Paese non sarebbe andata giù all'istituto bancario
20 Minuten
Ai Weiwei.
Ai Weiwei.
Fonte B. Scherer / 20 Minuten
Dopo l'intervista a 20 Minuti, Credit Suisse vuole chiudere il conto di Ai Weiwei
L'intervista critica nei confronti del nostro Paese non sarebbe andata giù all'istituto bancario
Credit Suisse, però, non si sbilancia: «Non commentiamo le relazioni che abbiamo con i nostri clienti»

ZURIGO - Credit Suisse ha intenzione di chiudere «il prima possibile» il conto bancario della fondazione dell'artista e oppositore cinese Ai Weiwei. 

Lo ha reso noto lo stesso Ai WeiWeis sul sito Artnet, spiegando che è stato informato dalla banca della decisione, lo scorso giugno, e che quale motivo è stata esplicitamente indicata l'intervista che l'oppositore ha rilasciato a 20 Minuti.

Allora, lo ricordiamo, WeiWei aveva descritto la Svizzera come il «Paese più ipocrita del mondo», poiché «finge di essere neutrale» mentre «approfitta dei crimini degli altri».

Un'intervista che, spiega Weiwei ora, «ha avuto implicazioni per tutto lo spettro sociale svizzero». In particolare anche perché aveva criticato sia le banche - per essere agli ordini della Cina - sia il popolo svizzero, per aver votato contro l'immigrazione.

Cosa dice Credit Suisse?
Dalla banca, non trapela nulla. «Credit Suisse non commenta le relazioni, né esistenti né possibili, con i clienti» ci spiega un portavoce. Rimane quindi poco chiaro se nel frattempo il conto della Fondazione per la libertà di espressione e l'arte, dell'artista, sia stato già chiuso o meno.

C'è da notare che la politica di Credit Suisse include la chiusura dei conti delle persone che hanno una fedina penale sporca, ciò che concerne, in effetti, anche Ai Weiwei: ha dovuto passare 81 giorni in prigione in Cina, nel 2011. Oggi, lo ricordiamo, l'artista vive in esilio in Portogallo.

Recentemente, il Tagesanzeiger aveva analizzato come per molte grandi banche, in tutto l'occidente, sia assolutamente prioritario reclutare clienti molto ricchi provenienti dalla Cina. Un'eventualità che, però, può portare anche dei problemi, quando le banche cercano di «rimanere nei favori» del Governo cinese.

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COMMENTI
 

Dalu 3 anni fa su tio
Quando uno ha ragione gli chiudono il conto😂

Tato50 3 anni fa su tio
......il «Paese più ipocrita del mondo», però ho il conto in una Banca e questo mi permette di parlar male di tutto il resto. Lunedì torno in Cina dove finalmente avrò la pace che merito ;-(

Fkevin 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ha ragione. Non credi? Noi compriamo dai cinesi e ci va bene. Senza sapere cosa c'è dietro, sfruttamento in tutti i sensi. Sono fiero di essere svizzero, ma quando uno ha ragione ha ragione. Meglio stare zitti e non commentare

mastermi 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
be', come fai a dargli torto scusa ???
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