La Commissione della sicurezza sociale e della sanità vuole approfondire il tema
Chiesto anche un rapporto sulle ripercussioni finanziarie per le persone colpite dalla malattia con decorso lungo e per le assicurazioni sociali.
BERNA - Il Consiglio federale di mettere a disposizione sufficienti mezzi finanziari per la ricerca sul Covid di lunga durata. È quanto chiede una mozione presentata oggi, con 16 voti a 5 e 1 astensione, dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N).
Con 17 voti contro 4 e 1 astensione, la CSSS-N ha inoltre depositato un postulato che chiede al Governo di presentare un rapporto sulle ripercussioni finanziarie per le persone colpite dalla malattia con decorso lungo e per le assicurazioni sociali, si legge in una nota diffusa oggi dai servizi del parlamento.
I due interventi parlamentari completano il postulato intitolato "Assicurare le cure e la riabilitazione appropriate a chi è colpito dalla 'Covid lunga'", approvato dal Consiglio degli Stati. La CSSS-N ha in seguito approvato all'unanimità una mozione presentata dalla sua omologa del Consiglio degli Stati volta a migliorare la gestione dei dati nel settore sanitario.
L'esecutivo è chiamato in particolare ad attuare la Strategia open government 2019-2023, istituire una gestione centralizzata dei dati sulle risorse umane e materiali in tempi di crisi e concludere accordi internazionali sullo scambio di dati e informazioni in caso di epidemia.
Con 14 voti contro 7 e 1 astensione non ha invece dato seguito a un'iniziativa parlamentare del Gruppo dei Verdi che chiede di precisare l'articolo 102 della Costituzione federale sulla garanzia dell'approvvigionamento. In una lettera, la CSSS-N invita inoltre il Consiglio federale a sviluppare l'applicazione Swiss Covid in modo da includervi la funzionalità di registrazione per i luoghi accessibili al pubblico.
Nel comunicato si precisa che la CSS-N ha discusso con il consigliere federale Alain Berset e gli specialisti del suo dipartimento di questioni legate alla pandemia, e in particolare del certificato vaccinale che dovrebbe essere approntato entro l'estate. Alla Commissione è stato comunicato che i problemi di sicurezza riguardanti la piattaforma "lemievaccinazioni.ch" non avrebbero ripercussioni per quel che concerne la creazione di questo documento.