Si intende proseguire con la trattazione del progetto, senza apportare modifiche significative alla versione approvata
Lo ha sottolineato oggi la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale
BERNA - Occorre deliberare in modo spedito in merito alla stabilizzazione dell'AVS. Lo ha sottolineato oggi la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), entrando in materia all'unanimità sulla riforma "AVS 21".
La maggioranza intende proseguire speditamente con la trattazione del progetto, senza apportare modifiche significative alla versione approvata dal Consiglio degli Stati nella sessione primaverile appena conclusa, si legge in una nota diffusa oggi dai servizi del parlamento.
La riforma comprende quattro elementi fondamentali: l'innalzamento dell'età di pensionamento delle donne a 65 anni, un supplemento scaglionato delle rendite nei primi nove anni per le donne che andranno in pensione più tardi, la flessibilizzazione della riscossione della rendita tra 63 e 70 anni e 0,3 punti percentuali supplementari di IVA a favore dell'AVS.
Con 17 voti a 8 ciascuna, la Commissione ha respinto quattro proposte di rinvio volte a incaricare il Consiglio federale di elaborare un nuovo disegno che prevedesse altri modelli di finanziamento, rendite chiaramente più alte e un collegamento con il principio di parità salariale tra donna e uomo.
Sempre con 17 voti a 8, la CSSS-N si è opposta alla proposta di sospendere il dibattito sull'aumento dell'età di pensionamento delle donne e sulle relative misure di compensazione fino alla conclusione definitiva della riforma della LPP, che prevede un aumento delle rendite pensionistiche per le persone occupate a tempo parziale o con redditi modesti.
La Commissione ha incaricato l'Amministrazione di procedere a ulteriori chiarimenti e riprenderà la deliberazione di dettaglio alla fine di aprile, decidendo di dedicare una seduta supplementare alla riforma AVS 21 prima della sessione estiva.