Piazzato il contro-break a Friborgo, i bianconeri cercano il 2-2 alla Cornèr Arena per rimettere tutto in equilibrio
Dragoni senza Sörensen (assenza di peso) e con qualche certezza in meno. Alla Tissot Arena il Bienne gioca per tener “viva” la stagione. Sospesi Nemeth (Berna) e Hügli (Losanna).
LUGANO - Il Lugano è vivo e vegeto, in corsa e più agguerrito che mai. La battaglia, dopo il terzo capitolo in terra burgunda - snodo potenzialmente cruciale - resta in bilico e accesissima. C’erano dubbi? Se sì, si sono dissolti. Merito dei bianconeri e della vittoria di squadra firmata con carattere alla BCF Arena, dove il Friborgo è caduto all'overtime (1-2) incassando il contro-break. Merito di Schlegel - tornato tra i pali e subito decisivo - e pure di una buona solidità difensiva, sia in 5c5 che in boxplay, che ha supportato e aiutato il compito del numero 34.
Energia pura per i ticinesi, che hanno riaperto la serie (il Gottéron resta avanti 2-1) vincendo un match duro e “da playoff”, condito da tante penalità - troppe anche in casa HCL - e purtroppo pure qualche scorrettezza. A margine sono fioccate tre squalifiche, con un turno di stop rimediato da Quenneville, Sprunger e Sörensen (pessimo il suo intervento a ginocchio aperto su Wolf dopo il game-winning gol di Ruotsalainen, finalmente incisivo).
Sanzioni, tutte sacrosante, che cambiano un po’ le carte in tavola in vista di gara-4, da giocare questa sera alla Cornèr Arena (20.00). Il Lugano, considerando che ben difficilmente Gianinazzi rinuncerà a Schlegel, dovrebbe gettare nella mischia uno tra LaLeggia (passando verosimilmente a due import in difesa) e Kempe. Dubé si ritrova senza il peperino svedese, Top Scorer della regular season e fedele spalla di Wallmark (dentro l’ex biancoblù Emmerton?).
Al netto dei singoli il focus va mantenuto sul collettivo ed è lì che i bianconeri hanno lanciato segnali positivi. Avevano l’acqua alla gola e hanno risposto presente. Ora è caccia al 2-2 per trasformare la serie in un "best-of-three" e, perché no, insinuare qualche altro dubbio nella mente dei Dragoni di Dubé. Togliergli certezze (accumulate dopo una grande cavalcata e i primi due successi) e graffiare. In caso contrario si guadagneranno invece i primi pesantissimi match point.
Situazione in cui si trova già lo Zurigo, avanti 3-0 sul Bienne. La serie ha vissuto sin qui tre round invero combattuti, ma finiti tutti coi sorrisi dei famelici e cinici Lions. Alla Tissot Arena i Seelanders giocano per tener “viva” la stagione.
Nel frattempo a livello fisico e d’intensità non si scherza nemmeno negli altri due quarti di finale (dove conducono Losanna e Zugo). Dopo le partite di ieri sono arrivate due squalifiche ai danni di Michael Hügli (attaccante dei vodesi) e Patrik Nemeth, difensore degli orsi. Nei confronti di entrambi, sospesi preventivamente per una partita, è stata anche aperta una procedura ordinaria.
Chiuso invece il “dossier” Jan Kovar. Il centro dello Zugo (finito sotto la lente per ingiurie nei confronti degli arbitri) torna arruolabile dopo aver già scontato un turno di stop.