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Tanta Italia nell'hockey ticinese: «Plastino? Fossi in lui resterei ad Ambrì»

L'ex tecnico della nazionale azzurra e attuale coach del Turgovia Stefan Mair: «Morini? Per crescere dovrebbe andare via da Lugano»
Keystone
Tanta Italia nell'hockey ticinese: «Plastino? Fossi in lui resterei ad Ambrì»
L'ex tecnico della nazionale azzurra e attuale coach del Turgovia Stefan Mair: «Morini? Per crescere dovrebbe andare via da Lugano»
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AMBRÌ/LUGANO - C'è tanta Italia nel Ticino hockeystico: Nick Plastino (dal doppio passaporto italo-canadese), Tommaso Goi, Diego Kostner e Giovanni Morini. Tutti, a loro modo, stanno dando un prezioso contributo alle due squad...

AMBRÌ/LUGANO - C'è tanta Italia nel Ticino hockeystico: Nick Plastino (dal doppio passaporto italo-canadese), Tommaso Goi, Diego Kostner e Giovanni Morini. Tutti, a loro modo, stanno dando un prezioso contributo alle due squadre del nostro Cantone. Chi questi elementi li conosce bene è Stefan Mair, ex allenatore della nazionale azzurra e attuale tecnico del Turgovia. 

Stefan Mair, sei sorpreso dalla prestazioni di Nick Plastino?
«Assolutamente no, non sono sorpreso. Sta rendendo allo stesso livello di ciò che era riuscito a fare in Svezia, in Finlandia e poi in KHL. Ha esperienza, è un difensore navigato. Ad Ambrì sta semplicemente mettendo in mostra quelle che sono le sue qualità». 

19 punti in 28 incontri: un ottimo bottino per un difensore...
«Lui ha questa caratteristica di sapersi inserire molto bene in attacco. Ha poi un tiro dalla blu molto preciso e potente, tutte peculiarità che lo portano ad essere un difensore interessante. È molto mobile e anche questa caratteristica, nell'hockey di oggi, è davvero importante. Permette infatti a un difensore di liberarsi sulla blu per poi far partire una conclusione pulita verso il portiere avversario».  

Plastino è in scadenza di contratto... Cosa gli consigli di fare?
«Se fossi in lui resterei. Ad Ambrì gode del suo spazio e ha le sue responsabilità. Gioca tanti minuti, può permettersi di fare qualche errore mentre in altre squadre forse sentirebbe maggior pressione».

Passiamo a Diego Kostner, un altro giocatore che si sta rendendo protagonista di un'ottima stagione...
«Diego è rinato. Quest'anno ha un altro ruolo, sta giocando centro. È un ragazzo che non si risparmia mai, la sua dote migliore è sicuramente l'intensità. Sono convinto che, scendendo sul ghiaccio in qualità di centro, riesce a dare continuità al suo gioco. È più coinvolto...».

...e Goi? 
«È un centro two-ways. Mi è sempre piaciuto ed è per quello che l'ho portato all'ultimo Mondiale. È un giocatore che farebbe comodo a tante squadre...».

Infine, sponda bianconera, c'è Morini... 
«A mio avviso dovrebbe andare a giocare in una squadra meno blasonata, così da trovar maggior spazio e poter crescere. Come talento è superiore a Goi e Kostner, Giovanni abbina la grande intensità al fiuto del gol. Non si risparmia davanti alla porta. Giocare 6-7 minuti a incontro, però, non è ideale...».

Due parole infine sul tuo Turgovia.
«Abbiamo fatto passi avanti rispetto all'anno scorso. Siamo più stabili. Stiamo crescendo, nonostante in alcune partite non riusciamo ancora  ad esprimerci come vorremmo». 

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