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HCLSocial e uscite serali: come si devono comportare i giocatori dell'HCL?

15.12.16 - 12:02
Luca Righetti, responsabile della comunicazione del Lugano: «Siamo attenti, visto che è un tema molto delicato»
Social e uscite serali: come si devono comportare i giocatori dell'HCL?
Luca Righetti, responsabile della comunicazione del Lugano: «Siamo attenti, visto che è un tema molto delicato»
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LUGANO - I social network sono sempre più nostri “compagni di viaggio” in una vita in cui condividere le emozioni personali con amici di rete è diventata quasi una ragione di vita. Foto, video, pensieri personali, frasi poetiche, ecc sono sempre lì a catturare l’attenzione di amici e follower.

Molte volte post e cinguettii suscitano l’interesse di una miriade di persone: con un semplice clic questi ultimi possono fare dei viaggi che nemmeno noi immaginiamo. Chi deve prestare ancora più attenzione a ciò che viene scritto sono gli sportivi e – più in generale –  i personaggi pubblici. Un semplice pensiero infatti molte volte può dare adito a diverse interpretazioni, scatenando un vero e proprio putiferio.

Tutto questo come viene regolamentato? Lo abbiamo chiesto a Luca Righetti, responsabile della comunicazione dell'HCL. In un secondo tempo, poi, sentiremo il regolamento in vigore in casa Ambrì. 

«Siamo attenti, visto che è un tema molto delicato - ha esordito lo stesso Luca Righetti - I giocatori devono saper distinguere l’uso privato da quello relativo alla loro vita da “personaggi pubblici”. Noi come HC Lugano abbiamo un regolamento che è parte integrante del contratto. In estrema sintesi i giocatori non possono usare i social se l’immagine o la reputazione del club viene danneggiata, non possono dare in pasto all’opinione pubblica informazioni su fatti interni e non possono nemmeno fare pubblicità a terzi. Ci sono inoltre altre regole più particolari che però non posso esternare in quanto, come già detto in precedenza, sono parte integrante del contratto».

Chi è il più social in casa Lugano? «Uno dei più attivi è sicuramente Elvis Merzlikins. La generazione dei 35-40enni non li usa per nulla. Qualche volta Brunner ma pubblica più che altro foto e video. Gli stranieri a volte li utilizzano ma non capisco cosa scrivono… (ride). Un po’ particolare è il caso relativo a Philippe Furrer, visto che ha un suo sito privato. Mi ricordo che al momento della firma del contratto con il Lugano, ci aveva chiesto il permesso per metterlo sul suo sito in contemporanea con il nostro comunicato stampa».

Dopo la pesantissima sconfitta di Kloten – subita due settimane fa – Elvis Merzlikins aveva scritto su Twitter un qualcosa di enigmatico. Il suo “cinguettio”, che recitava «29.11.2016», era girato parecchio tra i tifosi del Lugano senza che nessuno riuscisse a capirne il significato: «In quel caso gli è stato chiesto cosa volesse dire. Quel post era dovuto al fatto che per la prima volta in carriera avesse incassato così tanti gol. In generale bisogna fare attenzione poiché con un semplice post puoi scatenare un bel putiferio».

Avete già richiamato o addirittura multato qualcuno per un post? «Sì, è già capitato. È Roland Habisreutinger che si occupa di queste questioni. Ma posso assicurare che è successo. Non sono in grado però di dire se si sia trattato soltanto di un ammonimento oppure se il "post incriminato" abbia avuto un impatto pure sullo stipendio».

Pure le uscite serali sono regolate da un regolamento ben preciso? «Sì, ci sono delle norme generali che diventano più severe per i giorni che precedono le partite».

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