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SERIE A«Anche mia mamma di 80 anni sa che manca un difensore»

06.01.18 - 09:49
L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti si è espresso in seguito al pareggio ottenuto contro la Fiorentina
«Anche mia mamma di 80 anni sa che manca un difensore»
L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti si è espresso in seguito al pareggio ottenuto contro la Fiorentina
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MILANO (Italia) - Se l'Inter non vince più un problema c'è, anzi anche più d'uno e Luciano Spalletti probabilmente li conosce anche se non li dice tutti, ma il tecnico nerazzurro perde un po' le staffe quando gli fanno notare che alla sua squadra manca un altro difensore. «Lo sanno tutti, è evidente, me lo chiedono da inizio stagione quando si doveva fare mercato e poi non si è potuto fare perché è uscito fuori un problema. Lo sa anche mia mamma di 80 anni... che altro vi devo dire? Non dirò mai niente contro i miei giocatori, che manca qualcosa, non voglio che si ricamino discorsi di mercato. Se si fosse fatto male un altro, avrei messo Nagatomo centrale o Gagliardini. Uso quelli che ho e non piango».

E magari non piangerà neanche se arrivasse Bastoni: «Va bene tutto. Poi è chiaro che se si riesce a far esordire un ragazzo con poca esperienza diventa tutto un punto interrogativo. Io cerco di lavorare al meglio secondo le qualità che ho, ma si sono fatti male Miranda e D'Ambrosio e questo doppio ko ha complicato le cose. Non abbiamo però preso gol per colpa del difensore centrale che ci manca, ce la siamo tirata affinché mancasse proprio quello lì. Ci sono cose che vanno fatte un po' meglio, mancando alcuni giocatori ci sono difficoltà Ma a chi si dà la colpa?».

Inter in affanno ma Spalletti non butta la croce sulla squadra: «Questi ragazzi hanno fatto il massimo, hanno ridotto il gap di 25 punti con quelle che l'anno scorso erano davanti. Quando non si raggiungono gli obiettivi tutti quanti non hanno fatto il massimo, non c'è un solo colpevole. Il nostro obiettivo è la Champions League. Io rimango con la squadra, due-tre erano nelle condizioni di non poter fare di più, le qualità sono quelle lì. Bisogna fare uno sforzo in più, in conferenza stampa non vengo a parlar male di nessuno. Dirsi la verità, secondo me, serve a reclutare più forze possibili per fare le guerre che dobbiamo fare. A Firenze pensavo di averla vinta, ma continuo a stare con la squadra alla quale ribadirò questi discorsi già fatti anche quando torneremo dopo la sosta. Io non sono un perdente e non mi metto a dire che non va bene qualcosa. È sotto gli occhi di tutti che non abbiamo completato la rosa. Io non dico niente, l'obiettivo resta lo stesso. Se poi le altre fanno questi numeri qui, sono numeri importanti. Ribadisco: l'anno scorso l'Inter è arrivata a 25 punti di distanza dalla squadra che allenavo».

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