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MATTEO MUSCHIETTIUn lupacchiotto sui monti di Novazzano

05.04.24 - 10:06
«Non è pericoloso perché alla vista dell'uomo si dilegua. Da parte nostra dobbiamo imparare a convivere con la sua presenza»
Matteo Muschietti
Fonte Matteo Muschietti
Un lupacchiotto sui monti di Novazzano
«Non è pericoloso perché alla vista dell'uomo si dilegua. Da parte nostra dobbiamo imparare a convivere con la sua presenza»

NOVAZZANO - Ieri giornata nuvolosa ma abbastanza tiepida, dopo il diluvio dei giorni di Pasqua, con il mio cane Billy, mi sono recato suoi Monti di Novazzano. Ho percorso la dorsale pedestre insubrica che si snoda per ben 10 km., tra il confine Svizzero e Italiano. Ho potuto osservare che i prati erano tutti solcati per il passaggio dei cinghiali intenti a cibarsi di radici e di insetti. Non è un bel spettacolo perché le piccole colline di un verde chiaro colme di fiori di stagione, sono tutte squarciate e del prato poco resta. Nella zona di confine gli ungulati abbondano, e si possono vedere al crepuscolo quando sono in cerca di cibo. Intere famiglie di cinghiali si sono insediate nei magnifici boschi di querce, e faggi, e hanno trovato un habitat congeniale.

Nei boschi sopra Drezzo comune insubrico, ho avvistato un lupo solitario. È stato un attimo forse due o tre secondi, poi è svanito nel nulla. La sua presenza è stata rilevata anche dal mio cane che si è messo in ferma sull'attenti. Quindi il lupo è presente anche dalle nostre parti e molto vicino a caseggiati agricoli abbandonati che si trovano in tale zona. La sua presenza secondo il mio parere è dovuta al gran numero di cinghiali che sono diventati stanziali sulle colline che fanno da cornice ai villaggi di Bizzarone, Olgiate Comasco, Drezzo, ecc.
Forse cacciano questi animali per cibarsi, e in questi periodi le scrofe portano a passeggio i piccoli cinghiali, che sono facile preda per i lupi.

Il lupo è tornato alle nostre latitudini e si è ripreso il suo territorio. Non è pericoloso perché alla vista dell'uomo si dilegua. Da parte nostra dobbiamo imparare a convivere con la sua presenza, e proteggere gli allevatori di bestiame con mezzi efficaci ( recinti elettrici – collari – cani addestrati ). Oggi il lupo nella regio insubrica è una realtà.

Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente

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