BYD, la Yangwange U9 gira su pista senza pilota

Successo clamoroso per il sistema di guida autonoma God’s Eye A
L’assalto di BYD al mondo dell’automotive non avviene soltanto attraverso il lancio di nuovi modelli all’avanguardia sul mercato europeo. La casa cinese è anche abile a promuovere le sue novità, segnalandosi come uno dei brand più innovativi del settore delle auto elettriche.
L’ultima novità arriva dal circuito internazionale di Hunan Zhuzhou, in Cina, dove la Yangwang U9 - la supercar elettrica di BYD da 1.305 Cv, capace di toccare i 375 km/h di velocità massima in un altro test - ha corso senza avere alcun pilota a bordo. La vettura sportiva ha affrontato le curve del circuito affidandosi completamente alla guida autonoma di BYD, il sistema ribattezzato come God’s Eye A dalla casa cinese, ultima evoluzione del God’s Eye C - la versione entry-level che si basa soltanto su telecamere e radar a onde millimetrice e ultrasuoni - e del successivo God’s Eye B.
Il sistema utilizza una potenza di calcolo mai raggiunta da altre vetture della casa cinese e su tre LiDAR: BYD ha annunciato che, grazie all’AI DeepSeek, il God’s Eye sbarcherà presto anche sui modelli più economici della sua gamma.




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