Nei tempi dell'intelligenza artificiale in cui niente è come appare,
si può trovare anche un risvolto positivo per evitare i troppi sprechi della moda.
MILANO - È questo l’obiettivo del progetto Upcycling, ideato per riproporre sul mercato alcuni capi realizzati anni fa ma arricchiti da modifiche che gli conferiscono un aspetto totalmente diverso.
Si tratta di “cycling”, non quindi item nuovi e anche “up” perché il valore aggiunto viene dato dalle mani esperte delle ricamatrici interne che trasformano il denim in un prodotto dal sapore artigianale.
Il risultato è un mix di romanticismo e gusto del colore: giubbotti con rose di raso applicate, gilet con inserti di fiori nelle sfumature del rosso e del rosa, gonne e jeans ricamati o decorati con fiori, micro perle, cristalli e trattamenti tie and dye.
Proposti in edizione limitata, non più di 150 prodotti a modello in taglie che vanno dalla 38 alla 50 conservano l’etichetta originale mentre il cartellino è in carta riciclata dal macero dei jeans. Gli ingredienti sono tessuto denim in cotone, cellulosa in fibra di eucalipto, amido e acqua trattati fino a creare una miscela omogenea che poi viene passata sopra i rulli trasportatori.
La capsule sarà esposta in una struttura, di disegno esclusivo, realizzata in ferro colorato ottenuto con trattamento Dreamet che non prevede l’utilizzo di acidi o inchiostri in modo da lasciare il metallo puro e riciclabile.
Un esempio per dare nuova vita ai pezzi del nostro guardaroba evitando inutili sprechi.
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