Il gesto della star, oltre a creare scalpore tra i suoi fan, ha fatto partire un'indagine
SEOUL - Molte autorità di molti Paesi lo avevano detto e ripetuto: non fare pesci d'aprile sul coronavirus. Eppure, le raccomandazioni non hanno fermato Kim Jae-Joong, membro del gruppo K-pop JYJ, che ha fatto credere ai suoi fan di essere ricoverato in ospedale con il Covid-19.
Il cantante è ora sotto inchiesta, e rischia una multa salata fino a 10 milioni di won (circa 8'100 franchi), e una pena detentiva (fino a cinque anni), per aver diffuso informazioni false e allarmanti.
Un rappresentante dei Centri coreani per il controllo e la prevenzione delle malattie ha indicato al South China Morning Post che il caso di Kim ha generato un'ampia discussione, e che la situazione è ancora più delicata, rispetto a un simile fatto effettuato da un altro cittadino, in quanto si tratta di una celebrità che raggiunge moltissime persone.
Mercoledì infatti Kim ha annunciato ai suoi 1,9 milioni di fan, su Instagram, di essere risultato positivo e di essere ricoverato in ospedale, dandosi la colpa per aver ignorato i consigli del governo e scusandosi con coloro che potrebbe aver contagiato. Tuttavia, in un altro post dopo un'ora, ecco l'annuncio del cantante che si trattava di un Pesce d'aprile. La star K-pop si è giustificata dichiarando di averlo fatto per sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli del virus.
In seguito, a causa di una enorme reazione negativa da parte dei fan, anch'essi convinti che Jae-joong si sia spinto troppo in là, entrambi i post sono stati eliminati dalla pagina Instagram della star. In Corea del Sud, lo ricordiamo, ci sono stati 9'976 casi confermati di coronavirus e 169 decessi. Si aspetta ora la sentenza.