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Formazione al CentroLa gestione dei rischi quale strumento chiave per il successo di un’assicurazione

27.02.24 - 09:51
Ettore Franzolin, Chief Risk Officer Corporate Solutions EMEA
Centro Studi Villa Negroni
La gestione dei rischi quale strumento chiave per il successo di un’assicurazione

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Ettore Franzolin, Chief Risk Officer Corporate Solutions EMEA

Covid, il conflitto fra Russia e Ucraina, l’aumento di eventi atmosferici estremi, la crescita dell’inflazione dimostrano come il panorama dei rischi che la nostra società deve affrontare quotidianamente è variegata e in continua evoluzione. Le imprese di assicurazione sono uno strumento cardine per mitigare le conseguenze economiche di determinati eventi e sono quindi particolarmente esposte a questo mutevole panorama. Basti pensare che secondo uno studio pubblicato dall’Associazione Svizzera d’Assicurazioni nel giugno 2021, in seguito alla pandemia di Covid-19, solo nel 2020, gli assicuratori privati svizzeri hanno versato circa 1 miliardo di franchi di risarcimenti. Di conseguenza, un'efficace gestione dei rischi, o Risk Management, è oggi un elemento fondamentale per il successo delle compagnie assicurative.

Il Risk Management è una disciplina relativamente giovane, nata negli Stati Uniti fra gli anni 50' e 60', in particolare grazie al lavoro di Robert Mehr e Bob Hedges. Ma cosa è esattamente il Risk Management? Il Risk Management è un processo volto alla gestione dei rischi, mediante attività sistematiche quali identificazione, misurazione, valutazione e trattamento del rischio. Storicamente le funzioni responsabili della gestione del rischio di molte imprese di assicurazione si sono concentrate sulla mitigazione dei rischi e sulla conformità a norme, regole e standard introdotte dalle varie autorità preposte alla vigilanza del mercato assicurativo. Tuttavia, negli ultimi decenni l’aspettativa nei confronti delle funzioni di rischio si sta evolvendo radicalmente nella direzione di una gestione strategica e integrata dei rischi, dando vita a quello che viene chiamato Enterprise Risk Management (ERM).

Le assicurazioni devono affrontare una vasta gamma di rischi, tra cui rischi operativi, finanziari, reputazionali e di conformità normativa. L'applicazione dell’ERM aiuta a identificare e comprendere i rischi critici non solo alla sopravvivenza dell’organizzazione, ma si concentra anche sulla comprensione e sulla gestione dei pericoli che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi aziendali, come ad esempio lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi o la trasformazione digitale dell’organizzazione. In tal senso l’ERM contribuisce alla gestione strategica dei rischi.

Un'importante parte del processo di ERM è l'identificazione dei rischi. Ciò richiede una valutazione dei processi e delle attività aziendali, nonché una comprensione delle situazioni ambientali, economiche e sociali che possono essere rilevanti per l'organizzazione. Una volta identificati i rischi, l'organizzazione deve valutare la loro gravità, il loro impatto sulle operazioni aziendali e sulla sicurezza finanziaria. Inoltre, anche il rischio reputazionale deve essere attentamente analizzato e gestito poiché può essere letale per la sopravvivenza di un’organizzazione.

È bene precisare che la gestione dei rischi è un processo continuo, che non si limita alla valutazione dei rischi, ma si estende alla realizzazione di misure atte a mitigare gli effetti negativi dei rischi identificati. Ciò include lo sviluppo di piani di contingenza, la pianificazione delle risposte alle crisi e la creazione di programmi di formazione e sensibilizzazione.

L'ERM è un processo integrato che considera come i vari rischi sono correlati o si diversificano fra loro. La diversificazione è un metodo di gestione non solo di un portafoglio di investimenti, ma può ugualmente essere applicata a prodotti assicurativi. Basti pensare a come il rischio di Mortalità (aumento del tasso di mortalità) possa essere una naturale copertura (hedging) al rischio di Longevità, (rischio del protrarsi dell'esistenza in vita oltre le medie di speranza di vita). L’integrazione della gestione dei rischi è fondamentale per individuare possibili correlazioni che possono emergere da attività svolte in diversi dipartimenti di un’assicurazione e che possono portare all’accumulo di perdite finanziarie. Ad esempio, l’impatto di una pandemia sui mercati finanziari, come mostrato nel marzo 2020, può causare simultaneamente perdite legate alle attività di investimento e perdite derivanti da prodotti assicurativi vita.

Tutto questo è sufficiente per il successo di un’assicurazione? La risposta è no. Senza un’adeguata cultura del rischio, l’ERM rischia di rimanere una scatola vuota. Per aver successo l'implementazione dell’ERM richiede un forte impegno all'organizzazione e una cultura aziendale del rischio che coinvolge tutti i dipendenti in modo da creare una mentalità orientata al rischio, nella quale l'identificazione e la gestione dei rischi diventano una parte naturale delle attività quotidiane. Le trasformazioni culturali richiedono spesso un lungo periodo e uno strumento importante per accelerare il cambiamento è l'allineamento fra incentivi e comportamenti virtuosi. Ci sono addirittura compagnie che compensano i propri manager che mostrano una profonda cultura del rischio.

Le imprese di assicurazioni hanno migliorato stanzialmente le tecniche per la gestione del rischio negli ultimi decenni, ma questo non è necessariamente sufficiente per il successo futuro del settore assicurativo. La gestione del rischio dovrà avere sempre più un occhio rivolto al futuro. Tuttavia, la domanda cruciale a cui il Risk Management dovrà rispondere non è come molti potrebbero pensare se potevamo prevederlo, ma piuttosto se potevamo prepararci meglio.

Ne parleremo nel dettaglio all’interno del modulo 3 “La gestione assicurativa interna” e del modulo 5 “Risk Management assicurativo”, parti integranti del CAS Insurance Manager, organizzato dal Centro Studi Villa Negroni in collaborazione con USI – Università Svizzera Italiana.

di Ettore Franzolin
Chief Risk Officer
Corporate Solutions EMEA


Questo articolo è stato realizzato da Centro Studi Villa Negroni, non fa parte del contenuto redazionale.