Dopo Facebook e Instagram scatta l’ora di Twitter per rendere possibile l’acquisto tramite i tweet dell’uccellino.
Anche Twitter debutta nel social commerce. Si tratta di un ingresso tutto sommato abbastanza atteso e che segue quello di Facebook e Instagram, che presidiano già da tempo la fortunata intersezione tra e-commerce e social network. Motivo per cui la piattaforma ideata e guidata da Jack Dorsey non poteva restare indietro ancora a lungo. Il lancio della versione pilota dello ‘Shop Module’, per il momento disponibile solo negli Stati Uniti e in lingua inglese è avvenuto a fine luglio. Un inizio sotto i migliori auspici, con un rialzo che ha raggiunto il 5,3% alla Borsa di New York.
«Abbiamo imparato ad apprezzare il fatto che gli utenti compiano molte ricerche su Twitter, prima di comprare qualcosa» spiegava mesi fa in una conferenza organizzata da JP Morgan il capo finanziario Ned Segal. E osservava che a tendere: «Dovresti essere in grado di cliccare e acquistare qualcosa su Twitter».
L’azienda, come rileva Wired, si è accorta che gli utenti cercano l’opinione degli esperti tra un tweet e l’altro, in fatto di scarpe o smartphone di tendenza e intende sfruttare questo traino o fare leva sull’interesse generato da grandi eventi mediatici e spettacolari, per abilitare gli acquisti d’impulso in tempo reale. Già a marzo la compagnia aveva sperimentato nuove tipologie di tweet che includevano grandi pulsanti “shop”, che permettevano di linkare a pagine prodotto su Shopify, con un nuovo format di card capace d'includere il nome del prodotto, quello del negozio online e il prezzo.
Ma la nuova funzionalità lanciata in US ospita un carosello di prodotti nella parte superiore delle pagine aziendali, la nuova tipologia di profilo che Twitter ha introdotto ad aprile per aziende, organizzazioni non profit, editori e creatori di contenuti. I visitatori possono scorrere tra gli articoli, fare click su ciascun prodotto per saperne di più, e poi, eventualmente, acquistarlo, grazie a un browser in-app. Si tratta quindi di un vero e proprio sistema di e-commerce interno al social network.
Tornando indietro di qualche anno, Twitter, già nel 2015, si era timidamente inoltrato nel mondo del commercio virtuale introducendo la funzione ‘acquista ora’, per consentire agli utenti di pagare con un tweet senza dover digitare ogni volta i dati della loro carta di credito sul cellulare.
La mossa di Twitter non poteva arrivare in un momento più propizio, sull’onda degli ultimi cambiamenti nelle abitudini di consumo che, con l’avvento della pandemia, hanno virato verso il fronte online.
Secondo e-Marketer, il cosiddetto social commerce solo negli Stati Uniti dovrebbe raggiungere i 36,62 miliardi di dollari (circa 33,50 miliardi di CHF) di vendite quest’anno, un balzo del 35,8% rispetto ai livelli del 2020. Anche se ancora lontano dalle gigantesche proporzioni raggiunte in Cina, il più grande mercato del social commerce con i suoi 351,65 miliardi di dollari (circa 321,75 miliardi di CHF), è un fenomeno che promette comunque grandi margini di crescita e redditività, attirando così le mire dei giganti del web.
Quindi, nella strada per raggiungere i 315 milioni di utenti attivi, obiettivo previsto per il quarto trimestre 2023 con una crescita composta del 20% annuo da fine 2019 (attivi 152 milioni di utenti), Twitter prevede d'introdurre sottoscrizioni a pagamento, a 4,99 dollari al mese, per consentire agli utenti di ricevere contenuti esclusivi, sconti, newsletter e altri benefici per abbonati. E proprio nell’ultima relazione agli investitori, pubblicata alla Sec, l’obiettivo finanziario dichiarato da Twitter è molto ambizioso, stimando di «raddoppiare almeno il fatturato annuale da 3,7 miliardi nel 2020 a 7,5 miliardi o di più nel 2023».
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