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Dal MondoCOMO: La resa dei conti per lo scandalo del "Tessile 2"

12.06.00 - 11:17
Domani si terrà l'udienza preliminare nei confronti dei 15 indagati per la truffa alla Regione attraverso corsi di formazione fantasmi. IN 5 chiedono di patteggiare.
COMO: La resa dei conti per lo scandalo del "Tessile 2"
Domani si terrà l'udienza preliminare nei confronti dei 15 indagati per la truffa alla Regione attraverso corsi di formazione fantasmi. IN 5 chiedono di patteggiare.
COMO. Riprenderà domani l’udienza preliminare in cui dovranno comparire i 15 indagati nell’ambito dell’inchiesta “Tessile Due”, tutti legati all’Associazione Tessile di Como, travolta dallo scandalo della frode ai danni della Regione e dell’Unione Europea per aver ottenuto fondi senza diritto. Le accuse parlano di truffa e presunti illeciti commessi nel periodo compreso fra il ’90 e il 92. Tutti di spicco i personaggi per i quali il P.M. Daniela Meliota ha chiesto il rinvio a giudizio. 5 degli indagati vogliono patteggiare la loro pena e per questo nel corso della prima udienza preliminare svoltasi l’11 aprile scorso hanno avanzato richiesta davanti al Giudice Vittorio Anghileri e al Sostituto Procuratore Daniela Meliota che pare voler concedere il suo benestare. Ad avanzare richiesta per una pena concordata tra Difesa e Pubblica Accusa sono in 5, partendo da Ezechiele Porrini, 66 anni di Capiago, uno dei 3 amministratori della società e che gestivano i corsi di Formazione Professionale nel periodo antecedente l’arrivo di Paolo Andreatta, al centro del primo filone di inchiesta e che aveva reso abbondanti dichiarazioni agli inquirenti sulle irregolarità che sarebbero state commesse per ottenere Fondi dalla Regione e dall’Unione Europea senza averne diritto. Fondi che, in qualche caso, sarebbero serviti per finanziare la campagna elettorale di alcuni esponenti politici comaschi. Secondo Andreatta, il malvezzo di caricare agli Enti Pubblici costi che dovevano essere pagati dall’Associazione “Tessile” era in uso sin da prima del suo arrivo. E la proposta di patteggiare 10 mesi di condanna avanzata dall’avvocato Roberto Vitali, che cura gli interessi di Porrini, pare confermare questa tesi. Ma anche Andreatta (difeso dall’Avvocato Renato Papa) ha chiesto di patteggiare una pena sospesa pari a 15 giorni in continuazione con la condanna a 14 mesi già inflitta per il primo troncone di indagini. Identica pena è stata chiesta anche dall’Avv. Ernesto Lanni che cura gli interessi di Beppe Livio, ex Funzionario del Tessile ed ex Presidente della Provincia e che già aveva ammesso le sue responsabilità nell’ambito del primo troncone. Patteggiamento, infine, a 2 mesi convertiti in sanzione pecuniaria anche per Leandro Devizzi e Lauretta Villa, entrambi funzionari di banca accusati di favoreggiamento nei confronti di Andreatta per averlo informato sugli accertamenti che stavano compiendo gli inquirenti. Hanno, invece, preferito affrontare l’udienza preliminare correndo il rischio di un rinvio a giudizio: Adriano Segalini, Bruno Gentili e Graziano Brenna (tutti amministratori del Tessile), Cesare Valli e Walter Marion (gestori o funzionari di aziende che subappaltavano i corsi di Formazione organizzati dal Tessile per conto della Regione Lombardia). E ancora: Maria Luisa Sala di Casnate con Bernate, Demetrio Macheda di Milano, Daniele Fontana (consigliere del Tessile) come Andrea Taiana e Moritz Mantero.
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