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ITALIAInterrotto il flusso di gas dalla Russia all'Italia

12.12.17 - 13:08
La causa è l'esplosione dell'impianto di distribuzione avvenuto stamani in Austria
Keystone
Interrotto il flusso di gas dalla Russia all'Italia
La causa è l'esplosione dell'impianto di distribuzione avvenuto stamani in Austria

MILANO - In seguito all'esplosione dell'impianto di distribuzione in Austria, i flussi di gas dalla Russia verso l'Italia si sono interrotti ma, ricordano gli esperti del settore e lo confermano Gas Connect Austria e Austrian Gas Grid Management, questo non dovrebbe creare problemi alla penisola, grazie agli stoccaggi.

«Il sistema - si legge sul sito di Gas Connect, hub della rete Ue di distribuzione - è stato spento ed è fuori servizio. Il transito attraverso l'Austria a sud e sud-est è compromesso fino a nuovo avviso».

Le forniture di gas «potrebbero riprendere già nella giornata di oggi, se venissero confermate le prime indicazioni sull'assenza di danni alle infrastrutture di trasporto». Lo spiega la società con sede centrale a San Donato Milanese attiva nel trasporto e nella distribuzione del gas (Snam) in una nota, dove ricorda che dopo l'incidente in Austria, il «flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto». La sicurezza del sistema italiano, ricorda, è «garantita dagli stoccaggi messi a disposizione da Snam».

È un'emergenza, ma le forniture sono assicurate - Questa mattina è stato interrotto in Austria il flusso del gas dalla Russia per fronteggiare un incendio avvenuto presso il tratto di rete gestito dall'operatore Gas Connect. Di conseguenza è stata sospesa l'operatività del gasdotto che collega attraverso l'Austria il nodo di Baumgarten fino all'ingresso di Tarvisio della rete italiana.

Lo spiega il Ministero dello sviluppo economico italiano (Mise) in una nota. La fornitura di gas ai consumatori è comunque assicurata in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo.

In base al Regolamento europeo e al Piano di emergenza nazionale - spiega ancora il Mise - il Ministero ha pertanto dichiarato lo stato di emergenza. Il Ministero monitora costantemente la situazione in contatto con gli operatori interessati al fine di verificare i tempi necessari per la ripresa dei flussi.

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