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ITALIASu Berlusconi «notizie inventate, false e diffamatorie»

13.01.18 - 19:30
Lo storico avvocato dell'ex presidente del Milan Niccolò Ghedini interviene sul caso del presunto riciclaggio di denaro attaccando il quotidiano la Stampa
Keystone
Su Berlusconi «notizie inventate, false e diffamatorie»
Lo storico avvocato dell'ex presidente del Milan Niccolò Ghedini interviene sul caso del presunto riciclaggio di denaro attaccando il quotidiano la Stampa

MILANO - La Procura di Milano ha smentito di aver aperto un fascicolo su presunto riciclaggio di denaro in merito alla cessione del Milan da parte di Berlusconi ai cinesi, come scritto da La Stampa. 

E mentre il quotidiano conferma la sua versione, ribadendo «di aver svolto opportuni controlli circa l'esistenza di un'indagine sull'operazione, di cui è venuta a conoscenza da due fonti distinte, e pertanto conferma quanto scritto», sulla vicenda è intervenuto anche Niccolò Ghedini.

Lo storico avvocato di Silvio Berlusconi ha reagito stizzito: «Ancora una volta un giornale con una precisa connotazione politica e imprenditoriale aggredisce il presidente Berlusconi con una notizia totalmente inventata. Il giornalismo d'inchiesta è uno straordinario valore che va tutelato e incentivato perché è uno dei cardini, oltre che salvaguardia, di un sistema democratico» afferma il legale.

«Quando però si utilizzano false notizie non già per informare ma per aggredire e danneggiare una parte politica durante una delicata campagna elettorale, non si tratta più di giornalismo ma di fatti penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevanti. Ciò che è ancor più grave», aggiunge, «è il fatto che nella serata di ieri eravamo stati avvisati che la notizia, falsa, sarebbe stata pubblicata sul quotidiano La Stampa. Immediatamente avvertimmo il direttore del quotidiano e uno dei giornalisti della totale infondatezza, inverosimiglianza e falsità dell'assunto. Nonostante ciò la pubblicazione è avvenuta. E' evidente dunque la pervicace volontà diffamatoria che non può che avere ragioni correlate all'intenzione di interferire nell'imminente competizione elettorale. Saranno ovviamente esperite tutte le azioni del caso».

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